Cena “offline” per professionisti del settore Food e appassionati di tecnologia conosciutisi “online”, pranzi take away preparati da sconosciuti, serate a casa di chef… Forse è solo un modo alternativo di conoscere nuove persone, forse è qualcosa di più. Perché la passione e la cultura del cibo stanno davvero disegnando l’esistenza di una nuova comunità. Vi presentiamo Foodie Geek Dinner…
Dal cibo virtuale a quello reale
Viviamo in una società tecnologica, in cui Facebook, Twitter, i Blog e Instagram mettono in contatto utenti lontani e sconosciuti che, senza incontrarsi di persona, on-line interagiscono. Per molti resta però diverso scambiare opinioni e idee vis-à-vis e importante passare dal mondo virtuale a quello reale. È questa l’idea che sta alla base del progetto di “Foodie Geek Dinner”: una cena OFFLINE, ospitata in spazi ogni volta diversi, per professionisti del settore Food e appassionati di tecnologia conosciutisi ONLINE (Foodblogger, Giornalisti o Social Media Manager).
L’idea nasce a Torino poco più di un anno fa, il 23 novembre 2013, da Mariachiara Montera e Francesca Gonzales, entrambe Foodblogger (rispettivamente “thechefisonthetable.it” e spadelliamoinsieme.com”) grandi intenditrici del mondo Food. Dopo essere state invitate a svariati eventi “tradizionali”, mirati generalmente a far conoscere il prodotto di una determinata azienda, decidono di dare vita a qualcosa di diverso, “un metodo un po’ più POP”, così lo definisce
Mariachiara, nel corso dell’intervista. “Abbiamo riscontrato che, persone che hanno professionalità attinenti, conoscendosi seduti attorno ad un tavolo, hanno sempre trovato il modo per potersi rincontrare”. La FGD comincia settimane prima dell’appuntamento a tavola. Dopo aver scelto la città nella quale svolgere l’evento, viene messa a punto la ricerca degli invitati, settanta persone rintracciabili tramite social, contatti personali e Linkedin, “a KM0” – ovvero che si trovino
all’interno della stessa città o al massimo della stessa regione ospite della cena – ovviamente interessati e interessanti per la serata. Chiunque può candidarsi come partecipante.
Ci racconta Mariachiara: “cerchiamo di creare connessioni tra persone che non si sono mai incontrate eppure fanno parte dello stesso settore. I rapporti si sviluppano meglio se si trovano geograficamente vicine” e poi continua: “la vicinanza, un piatto ed un bicchiere di vino, fanno già il 90% della conversazione”. Per rendere l’incontro ancora più divertente e coinvolgente, viene proposto un tema diverso per ogni appuntamento organizzato. I “Foodie” che parteciperanno su invito, decidono il menu sulla base del tema proposto da Mariachiara e Francesca.
I menu più votati sul profilo Facebook di FGD (www.facebook.com/foodiegeekdinner), vincono e passano nelle mani dello chef che li interpreterà e preparerà. Il dolce è proposto invece dai candidati: siederanno con gli altri Foodie, i dieci candidati con i dolci più votati. a cena è a pagamento, 25.00€ per tutti, una quota costante perché come dice Mariachiara: ”si tratta di una cifra non alta ma nemmeno bassissima, che ti permette di partecipare a una cena completa che va dall’antipasto al dolce.
Niente viene lasciato al caso, anche l’occhio vuole la sua parte: dopo aver scelto la location, ristoranti o luoghi informali (come negozi di design o spazi per eventi), le ragazze allestiscono l’ambiente dando un tocco di creatività personale e mai banale.
Si tratta di un progetto itinerante: le prime cinque sono state fatte a Torino, Milano, Venezia, Modena e Roma. Conclude Mariachiara: “L’anno prossimo continueremo a girare l’Italia, anche se per ora non abbiamo ancora definito le tappe; ci piacerebbe passare per la Toscana, la Puglia, la Campania e anche ritornare a Milano”. Ma qual è la chiave del successo di questo progetto? Afferma con soddisfazione Mariachiara: “in questo momento, secondo me, si sentiva il bisogno di un format sul cibo, giocoso e interattivo, ma anche con un o scopo chiaro: mettere insieme persone per farle conoscere e far nascere relazioni, un’opportunità unica di fare comunicazione”.