I CIBI CHE CURANO ANSIA E TRISTEZZA

In inverno, quando le temperature si abbassano, abbiamo più fame e spesso più voglia di dolce. È assolutamente normale e c’è anche una spiegazione scientifica: il nostro corpo deve bruciare una maggiore quota di calorie per mantenere la temperatura corporea e quindi le cerca. Allo stesso modo, quando siamo giù di morale, il nostro cervello reagisce chiedendo al corpo serotonina. Questa ammina, nota anche come “ormone della felicità”, nel nostro corpo viene sintetizzata a partire dall’amminoacido triptofano. Tantissimi cibi ne sono ricchi, come ad esempio il tacchino, ma il modo per farne aumentare velocemente i livelli nel sangue, e quindi raggiungere il sistema nervoso centrale, è assumere zuccheri. 

 

 

 

 

Quando ingeriamo zuccheri, e si alza la nostra glicemia, il pancreas secerne insulina. Questo ormone fa entrare i nutrienti nelle nostre cellule ad esclusione del triptofano, il cui livello relativo nel sangue dunque si alza e, raggiungendo il sistema nervoso centrale, attiva la produzione di serotonina!

Per questo motivo quando siamo in giornata no, sentiamo un estremo bisogno di dolci, cioccolato o pasta.

Mangiare zuccheri non è l’unico modo di “produrre serotonina” ma è sicuramente quello che richiede minor sforzo. E il nostro corpo spesso ci suggerisce la strada più facile. Alternative valide sono fare sport, prendere il sole, farsi fare un massaggio, o fare sesso. 

 

 

Detto questo, il libro che proponiamo ci suggerisce un alimento per ogni stato di umore. Pronti? L’arachide per allontanare il cattivo umore, lo zenzero per togliere la malinconia, la carota per vincere l’inquietudine, l’orzo per spegnere l’agitazione, il pistacchio per sconfiggere le paure.

 

 

 

 

E vissero felici e contenti.

Buona lettura!

 

Marta Pietroboni
marta.pietroboni@cibiexpo.it

 

 

 

 

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