La figura stereotipata dell’italiano medio prevede una speciale capacità di fare le cose in ritardo e una leggera tendenza all’autocelebrazione. Si potrebbe rispondere con un discreto elenco di difetti facilmente attribuibili ad altri popoli (alcuni più degli altri), ma non creeremo alcun incidente diplomatico, qui. Il Governo può tirare un sospiro di sollievo.
Per quel che riguarda il primo difetto, ha toccato anche noi. Vi parleremo solo oggi della classifica 50 Top Italy, classifica che racchiude i 50 migliori ristoranti italiani sul territorio nostrano e i 50 migliori ristoranti italiani nel mondo, e che, lo ammettiamo, è uscita a dicembre. Siamo colpevolmente in ritardo, ma questo non ci esime dal raccontarvi che cos’è. Nata da una idea di Barbara e Albert Sapere, questa speciale classifica si divide in quattro sezioni: “Ristoranti da oltre 120 euro”, “Ristoranti fino a 120 euro”, “Trattorie/Osterie” e “Low cost”.
Oltre a queste classifiche, 50 Top Italy assegna altri premi speciali, tra i quali quelli dedicati alla capacità di valorizzare il territorio, del saper interpretare la cucina mediterranea, al saper servire vino in Italia e all’estero e alla migliore ospitalità alberghiera.
Le prime posizioni delle quattro classifiche vedono il geniale Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana (categoria Ristoranti oltre 120 euro), l’Argine di Vencò (categoria Ristoranti fino a 120 euro), l’Antica Osteria del Mirasole sita nei pressi di Bologna (per la categoria Trattorie/Osterie) e il romanissimo Gabriele Bonci con il suo panificio (per la categoria Low cost).
Potrà così sembrare che ci stiamo autocelebrando. Alla fine di questo non ce ne importa un granché perché è sempre bello raccontare delle eccellenze che animano il nostro territorio, poterle valorizzare. Per cui, almeno oggi, lasciateci festeggiare una nazione straordinaria e i suoi straordinari interpreti della tradizione culinaria.
Viva i ristoranti italiani, viva l’Italia!
Gabriele Gatti