Tutto è cominciato confrontando quanto succede all’estero e quanto al contrario capita in Italia. Papetti, 2 metri di uomo per nulla intristito dalla terza età, si è accorto che da noi la pallacanestro veniva abbandonata come sport dopo i 40/45 anni. La si considerava un’attività agonistica inadatta per gli anziani.
Dottor Papetti, lei non riesce proprio ad abbandonare il basket!
Sono stato giocatore di pallacanestro di serie A per 11 anni, poi ho fatto il medico per 40. Adesso sono in pensione. Ma mi sono accorto che all’estero continuano a giocare fino a quando il fisico glielo permette. Allora con 8 o 9 vecchi amici siamo riusciti, spargendo la voce, a dimostrare che si può continuare a giocare a pallacanestro anche dopo i 60, i 70 e i 75 anni.
Come lo avete dimostrato?
Nel giro di 3 o 4 anni sono nate una nazionale over 65, una over 70 e una over 75. Dato che è difficile trovare a Milano e in altre grandi città 10 o 15 giocatori di 65 anni, ho abbassato l’asticella a 55 anni. Nel 2016 hanno aderito in 30. Le squadre da quest’anno sono addirittura due, una over 55 e una over 60. A Napoli, a Roma… si sono formati tanti gruppi. In pratica abbiamo tolto le ciabatte e rimesso le scarpe da ginnastica.
Attività fisica e terza età. Vale per tutti?
Ho fatto un po’ di ricerca e ho pensato: ho a disposizione più di 50 persone con il fisico ancora abbastanza integro, la voglia di rimettersi in gioco, la testa, i riflessi giovanili…. Si potrebbe fare un piccolo sondaggio per sapere qual è il loro stile di vita, la loro alimentazione… come sono riusciti ad arrivare a 70, 75 anni con la voglia di correre dietro a un pallone in mutandine.
E sono emerse delle cose interessanti: il 100% utilizza l’olio e non il burro, il 95% mangia tutti i giorni la verdura, più del 60% consuma quotidianamente la frutta secca con guscio o la frutta di bosco, che contengono sostanze antiossidanti.
Bisognerebbe far sapere, anche ai più giovani, come questo gruppo è riuscito ad arrivare fino a qui. L’alimentazione è molto importante per la longevità e in particolare per quella sportiva; le caratteristiche genetiche possono contare fino al 30%. Certo, ci vuole anche un po’ di fortuna…
I risultati sono arrivati. Le nazionali senior hanno infatti ottenuto grandi successi. Per citare i più recenti: nel 2017, gli over 50 sono diventati campioni del mondo e gli over 55 e 60 vice campioni; nell’agosto di quest’anno, ai Mondiali (Maxibasket) svoltisi a Helsinki, gli over 50 e 55 hanno entrambi conquistato la medaglia d’oro.
Paola Chessa Pietroboni