FAIRPHONE: UNO SMARTPHONE SOSTENIBILE E SOLIDALE

Nel mercato dei telefoni cellulari, dove l’obsolescenza reale o programmata è decisamente elevata, è singolare trovare oggi un prodotto che fa della durata e della possibilità di essere riparato dal suo proprietario due dei suoi punti di forza.
In realtà lo smartphone Fairphone vuole essere ben più di questo. L’impresa Fairphone nasce infatti nel 2013 in Olanda per produrre un telefono con impatto ambientale e sociale positivo dall’inizio alla fine della sua vita.

 

 

 

Per apprezzare lo sforzo di Fairphone, bisogna ricordare che tra i materiali più utilizzati nella componentistica di tutti i telefoni cellulari vi sono: stagno, tantalio, tungsteno, oro, cobalto, rame, gallio, indio, nichel e metalli delle terre rare. I primi quattro minerali in particolare – noti anche come “Conflict Minerals” o 3TG (dalle quattro iniziali inglesi: Tungsten, Tantalum, Tin e Gold) – provengono dalla Repubblica Democratica del Congo e dalle regioni confinanti, Paesi nei quali le attività di estrazione e lavorazione finanziano spesso conflitti armati.

 

Inoltre, come già denunciava nel 2010 il documentario “Blood in the Mobile” del regista danese Frank Piasecki Poulsen, la loro estrazione avveniva, e ancora troppo spesso avviene, sfruttando il lavoro minorile.

 

 

Un’allettante applicazione del Fai da te

L’obiettivo dell’azienda, avviato già con la prima versione del telefono cellulare (fine 2013) e perfezionato nel dicembre 2015 con l’attuale Fairphone 2, consiste nel mettere a punto una trasparente catena di fornitura dei materiali, che garantisca l’estrazione da siti che aiutino le popolazioni in difficoltà o che siano più sostenibili. Oggi anche altri grandi gruppi, come Apple e Samsung, assicurano le stesse condizioni ma non ne fanno la loro ragione d’essere come invece fa Fairphone fino dalla nascita, prevedendo nel costo di produzione le spese necessarie al miglioramento di tali condizioni.

 

 

 

Tornando al ciclo di vita del telefono, la caratteristica più interessante è costituita dalla possibilità di acquistare sul sito del produttore i pezzi di ricambio. La pagina, che si apre con la frase: “Il telefono più sostenibile è quello che già possiedi”, consente l’acquisto di pezzi che vanno dalla batteria di ricambio al modulo della fotocamera o al meccanismo di vibrazione. La descrizione di ogni pezzo è accompagnata da una guida che ne facilita la sostituzione spiegandone i passaggi.

 

Pietro Schenone

 

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