Un nuovo percorso espositivo phygital, cioè fisico e digitale insieme, per diffondere la conoscenza della filiera del Tartufo Bianco d’Alba.
Fungo sotterraneo, è costituito per l’82% da acqua. Apporta 31 Kcal ogni 100 g: 83% di proteine, 10% di carboidrati, 7% di grassi; contiene potassio, sodio, magnesio, zinco e rame. Considerate le dosi che in genere si utilizzano – tra i 5 e gli 8 g a testa per portata – ha un valore nutritivo molto limitato ma, per gli appassionati, un gusto e un profumo irrinunciabili.
Il tartufo bianco si trova quasi esclusivamente nelle regioni del Nord e del Centro Italia, oltre che in Istria. Alcune varietà, come quello d’Alba, sono particolarmente pregiate e costose. È importante quindi un’efficace promozione che dia contestualmente sempre più slancio al turismo enogastronomico.
Con questo obiettivo è stato sviluppato un Metaverso da Hevolus Innovation, leader internazionale nello sviluppo di tecnologie per customer journey phygital e immersivi (ovvero per il percorso del cliente che prevede una parte digitale e una fisica), e (da) Microsoft Italia, in collaborazione con l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il Centro nazionale Studi Tartufo e l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte. Un percorso insieme fisico e digitale per diffondere la conoscenza della filiera del Tartufo Bianco d’Alba, la cui cerca e cavatura in Italia da un anno sono inserite nel Patrimonio Culturale Immateriale Unesco.
Il digitale si sta rivelando dunque un valido supporto per mettere in risalto un’eccellenza del Made in Italy. Nel marketing, il phygital si utilizza proprio per arricchire l’esperienza fisica del cliente attraverso l’implementazione di funzionalità digitali. La pratica phygital si basa su 3 elementi essenziali: immediatezza, immersione e interazione con l’ambiente circostante attraverso tutti i 5 sensi (per esempio, per quanto riguarda il tatto, toccando con mano i prodotti mediante i guanti aptici). Entrando in uno spazio espositivo che mescola il contesto fisico e i contenuti digitali, i visitatori si muoveranno nel Metaverso con il proprio avatar, seguendo un percorso narrativo suddiviso, nel caso del Tartufo Bianco d’Alba, in 5 tappe: storia dell’evoluzione della lingua e settore scientifico, descrizione dei luoghi di cerca, tecniche di individuazione ed estrazione, appuntamenti di degustazione e presentazione del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, dove si apprezzano e si acquistano i preziosi tuberi del territorio di Langhe, Monferrato e Roero.
Paola Chessa Pietroboni