NASCE CAVATORI, IL NUOVO PROGETTO DI COLTIVATORI DI EMOZIONI

Facciamo un salto nel 2017, quando CiBi vi ha portato nell’Oltrepò, in particolare a Menconico (comune della provincia di Pavia), alla scoperta di una delle tante meraviglie del territorio italiano. Qui, infatti, 20 anni fa un agricoltore era riuscito a trasformare un’area incolta e abbandonata in una tartufaia della grandezza di circa 4 ettari. È stato allora che siamo venuti a conoscenza del desiderio di portare avanti un progetto che avrebbe riabilitato l’intera zona, nell’ottica di incentivare la coltivazione e la raccolta del pregiato tubero.

 

 

 

 

Adesso, a distanza di due anni, questo sogno ha un nome: si chiama Cavatori, ed è nato come costola di Coltivatori di Emozioni, la rete di social farming di Paolo Galloso già al tempo in pole position nella partecipazione attiva alla valorizzazione del Paese tramite un modus operandi che permette l’adozione da parte di imprese piccole e medie (così come del privato consumatore) di agricoltori o enti italiani aderenti all’iniziativa.

 

Ora, lo spin-off della piattaforma green sarà interamente incentrato sulla commercializzazione del tartufo nero del Monte Alpe, per far sì che il prodotto delle valli Staffora e Tidone (fra pavese e piacentino) sia diffuso con una precisa indicazione sulla sua provenienza (100% tartufo pregiato del Monte Alpe).

La mission sposa quindi quella perseguita dai Coltivatori di Emozioni da ormai tre anni: tutela del paesaggio, aiuto nell’inserimento lavorativo delle fasce più deboli della popolazione (con il conseguente aumento dell’occupazione nell’area), promozione della bellezza del patrimonio nazionale e dei suoi valori artigianali e culturali.

 

Un’attività, dunque, volta al sostegno delle risorse locali e alla loro crescita in termini di rendita ed economia, grazie a una (meritata) visibilità e all’incremento dei canali di vendita: enogastronomie di nicchia e aziende specializzate nella distribuzione di materie prime gourmet avranno modo di offrire al tempo stesso un prodotto d’eccellenza, con tanto di certificazione di qualità, insieme a un racconto sul luogo di provenienza e sul lavoro dei suoi cavatori.

 

Da non dimenticare, infine, il grande ruolo dell’iniziativa nell’incremento delle attività turistiche nella zona, linfa vitale affinché le tradizioni più autentiche di un’Italia da scoprire vengano valorizzate e diffuse.

 

Cecilia Carra

cecycarra@hotmail.com

 

 

 

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