MANGIARE PER STAR BENE

Si sta facendo strada con successo una nuova disciplina che studia la relazione fra ristorazione ed aspetti salutistici: si chiama ristoceutica. Queste nuove conoscenze ci dicono che l’alimentazione può diventare a tal punto importante da riuscire a modificare il nostro patrimonio epigenetico, in forme che, pur essendo ereditabili, non sono permanenti ma possono essere eliminate o alterate se sottoposte a stimoli come i fattori ambientali, che includono appunto il consumo di cibo.

 

 

 

L’alimentazione dunque costituisce un punto fondamentale anche nella prevenzione primaria di alcune malattie. Ciò che mangiamo quotidianamente può porre le basi per evitare patologie cardiocircolatorie e dismetaboliche (che alterano cioè il metabolismo, ndr), quali ad esempio il diabete.

 

 

La dieta mediterranea

 

Un modello di sana e corretta alimentazione, universalmente riconosciuto, è quello della dieta mediterranea, che fonda uno dei suoi cardini sul consumo di cereali sotto forma di pasta e pane. La pasta, in particolare, rappresenta per la maggior parte degli italiani una pietanza irrinunciabile, ma è necessario consumarla con moderazione, soprattutto in soggetti diabetici e in sovrappeso.

 

È possibile coniugare il gusto di un buon piatto di pasta con le proprietà salutistiche di un nutraceutico (alimento che produce un effetto terapeutico, curativo, ndr)?

A dare una risposta in positivo ci pensa la emergente ristoceutica, una disciplina il cui obiettivo è quello di portare in tavola pietanze in grado di associare al consueto sapore una prevenzione primaria di elevato profilo. Un recentissimo progetto dei ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha permesso di “formulare” una pasta addizionata con un particolare estratto di vinacce di Aglianico, denominato Taurisolo®, ricco in polifenoli e resveratrolo (sostanza prodotta da diversi vegetali con spiccate proprietà antiossidanti, ndr), che la rende non solo gustosa, ma anche salubre.

 

 

Nella foto, alcuni grappoli di Aglianico, varietà tipica del sud Italia.

 

 

La particolare tecnica di produzione della pasta e le caratteristiche dell’estratto addizionato fanno sì che una quota di oltre il 90% dei polifenoli addizionati riesce a superare indenne sia la fase di cottura che quella della digestione gastrica. I preziosi polifenoli, di cui la vinaccia è ricca, arrivano così inalterati nell’intestino dove vengono quasi completamente assorbiti, andando ad ottimizzare e preservare le funzioni cardiovascolari dell’intero organismo.

 

D’ora in poi, si potrà mangiare con gusto e fare prevenzione. Si sostanzia così il detto: fai che il cibo sia la tua medicina!

 

Fabrizia Guerra
fabrizia.guerra@unina.it

 

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