L’estate si avvicina e noi abbiamo deciso di raggiungere il meraviglioso arcipelago corallino delle Bahamas nell’Oceano Atlantico.
In queste isole paradisiache possiamo trovare un’offerta gastronomica caratterizzata da una riuscita combinazione di tradizione e innovazione. Pesce e frutti sono i protagonisti indiscussi.
Sveglia! È ora di alzarsi!
Il risveglio è spesso accompagnato dai fiocchi d’avena che, uniti all’acqua bollente, si addensano fino a diventare una crema. Questo piatto è molto diffuso nelle isole fin dal tempo della colonizzazione inglese. Oggi vengono serviti con gamberetti e carne.
A tavola! È pronto!
A pranzo e a cena, tra i piatti più tradizionali, troviamo il conch, strombo in italiano, un mollusco dalla carne soda che può essere consumato in svariati modi. Si serve crudo, all’insegna della freschezza, con spezie e lime. In alternativa, possiamo friggerlo come delle frittelle o cuocerlo al vapore. Alcuni amano aggiungerlo a zuppe e stufati. Un piatto dall’indiscussa popolarità è la conch salad, un’insalata realizzata con la polpa soda del mollusco, lime, succo d’arancia e di limone, pomodori, peperoni e peperoncini. Amatissima la rock lobster, una specie di aragosta tipica dell’arcipelago delle Bahamas: viene cotta al vapore e aggiunta alle insalate, oppure alla griglia, accompagnata da un plateau di verdure.
Popolarissimo il pagro al horno, un pesce preparato con semplici ingredienti quali: cipolla, burro, spezie e passata di pomodoro. Rimanendo in ambito seafood, sono buonissimi i gamberi ripieni, stuffed shrimp, con peperoni, polpa d’aragosta e di granchio, un trito di cipolla, aglio saltato in padella con vino bianco e brodo di pesce. I gamberi ripieni vengono poi arrotolati nella pancetta, cotti in padella e gustati con una deliziosa salsa a base di panna, brodo di aragosta e vino bianco. Tipici dei pranzi bahamiani sono i granchi di terra al vapore, cangrejos de tierra. Da non dimenticare il piatto unico: fish n grits, pesce cotto abbinato a polenta di mais, e il pesce in umido con prezzemolo, cipolle, pomodori e spezie.
Indubbiamente, questa cucina dà il meglio di sé nei piatti di pesce, ma vale la pena citare il pepperpot: si tratta di un antica preparazione precolombiana che si cucina stufando pezzi di carne di manzo, maiale o pecora con cassaripa, una salsa a base di cassava, peperoncino e cannella.
Esiste anche la zuppa pepperpot soup, con carne di manzo o di maiale, gombo, foglie di callaloo, patate e cavoli cotti in latte di cocco.
I piatti di carne sono quasi sempre serviti con piselli, riso e fagioli, le alubias. Queste sono molto diffuse e la tradizione le vede servite con svariate spezie.
Amatissimo in tutti i Caraibi, il callaloo è un piatto a base di una verdura (il callaloo appunto) simile agli spinaci che viene stufata con frutti di mare, carne di maiale, melanzane, cipolle, pomodori, latte di cocco, aglio e spezie.
Auguri! I piatti della festa
Portata speciale dei fine settimana è la zuppa souse, tipica delle Bahamas. Viene preparata con acqua, lime, cipolle, sedano, peperoni e carne: pollo, collo di pecora, osso di manzo o zampe di maiale. Durante il Festival di Natale di Junkanoo, si preparano piatti a base di conchiglia, maiale all’aglio, pepe e prosciutto. Oltre a rum e vini, sono moltissimi i drink che accompagnano i piatti natalizi: l’acetosa, una bevanda erbacea, il falernum, un liquore a base di mandorla, zenzero, lime e chiodi di garofano, e lo shandy, 50% birra e 50% limonata.
Zibaldone delle curiosità
Lo Street Food ha ormai raggiunto una certa popolarità. Un esempio, piuttosto interessante, è quello di Arawak Cay, un quartiere popolare di Nassau, dove troviamo chioschi e chiringuiti, bizzarri, pittoreschi, pieni di vivacità e di colori, che offrono pollo al mais grigliato e diverse specialità: il conch burger, polpa trita di conch alla griglia, servita come un hamburger; le conch fritters, frittelle di conchiglie accompagnate da diverse salse.
Concludiamo il nostro viaggio succulento citando alcune bevande. L’associazione con il rum è immediata. Rinomatissima è la John Watling’s Distillery di Nassau, dove si può degustare il John Watling puro o in piacevoli cocktail. Tra questi, uno molto popolare è il Bahama Mama, rum ambrato, rum al cocco, granatina, succo di arancia e di ananas.
Molto amata è la kalik, una birra di produzione locale disponibile in 5 versioni. La standard con una gradazione alcolica di circa 5°, la kalik light più leggera, la kalik gold, una lager più strutturata e prodotta in edizione limitata, lanciata per il 500° anniversario dello sbarco di Cristoforo Colombo. Le referenze più recenti sono la kalik lime e la radler, birra e succo di limone e bassissima gradazione alcolica. Tra le bevande più dissetanti possiamo sorseggiare lo switcher con il lime. Troviamo anche diversi drink, leggermente alcolici, come i punch goombay e junkanoo, realizzati con frutta, champagne e ginger beer.
Alessandra Meda
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