Sono semi della famiglia delle Leguminose, tra i prodotti più utilizzati nella dieta mediterranea. Molto nutrienti ed energetici.
Originari dell’Asia Minore, in Italia ne vengono coltivate 7 varietà. Quella più consumata è la chiara, spesso importata dall’Asia e dall’America.
Sono considerati un toccasana per il cuore e, grazie al contenuto notevole di fibre, per l’intestino. Proteggono le ossa, ricchi come sono di magnesio, calcio e zinco.
Ecco i magnifici 7:
– il cece rosso di Orco Feligno è coltivato tra le colline dell’entroterra ligure, in provincia di Savona, in piccoli appezzamenti familiari perfetti per preparare lo “zemin”, minestra di ceci locale;
– il cece pergentino, in provincia di Arezzo, è di colore chiaro e di dimensione pari a un nocciolo di ciliegia. La particolarità di questa varietà è la buccia molto fine. Dal sapore delicato, è ideale per vellutate e zuppe;
– il cece di Capitignano è coltivato sulle montagne in provincia de L’Aquila. Dal sapore deciso, color ruggine, compatto, è utilizzato per la preparazione di farine;
– il cece di Navelli, borgo medievale abruzzese rinomato per lo zafferano, ha buccia liscia di color crema – adatto per la preparazione di vellutate – o ruvida e tendente al ruggine – perfetto per le zuppe –. Viene messo a coltura su terreni aridi ai piedi del Gran Sasso;
– il cece nero della Murgia Carsica cresce tra Acquaviva delle Fonti e Cassano delle Murge. Dal sapore molto intenso, è il più piccolo rispetto a tutte le altre tipologie. Se ne consiglia il consumo alle donne in attesa, perché è ricco di ferro.
– il cece rosso di Cassano, di casa sull’Altopiano della Murgia, ha forma liscia e tondeggiante. Dal sapore particolarmente delicato, è ottimo consumato con la pasta.
– il cece di Teano, a coltura in provincia di Caserta, ha superficie rugosa e sapore intenso. Utilizzato al meglio con tagliolini, pomodoro e salsiccia.
La conservazione
Se i ceci sono cotti, bisogna tenerli in un contenitore ermetico in frigo per non più di 2 giorni. I ceci secchi invece, non cotti ancora, vanno conservati in un luogo buio e fresco. Prima di cuocerli, devono restare in ammollo per circa 12 ore in acqua tiepida. Successivamente, cotti per circa 2 ore. Per ottimizzare e velocizzare la preparazione, ecco l’alternativa: i ceci in lattina o in barattolo. È consigliabile, prima di consumarli, lavarli sotto acqua corrente, in modo da eliminare il liquido utilizzato per la conservazione.
Giovanni Romano