Gli animali non ancora identificati potrebbero essere quasi 2 milioni, inclusi 4.500 mammiferi. Di questi ultimi, ogni anno vengano individuati mediamente 36 nuovi esemplari. Ecco a voi gli insoliti ignoti.
Oggi non solo non sappiamo quante specie ci siano sulla terra o negli oceani, ma non è nemmeno noto a quanto ammontino quelle catalogate e registrate, dato che non esiste una lista riconosciuta a livello mondiale.
Scoperte recenti
Le notizie di avvistamenti di animali sconosciuti sono frequenti, ma nella maggior parte dei casi vengono smentite dagli scienziati che hanno calcolato in 480 anni il lasso di tempo necessario per completare la lista. Nel frattempo, molte specie potrebbero estinguersi prima di essere individuate dall’uomo.
Negli ultimi 20 anni sono state identificate diverse nuove e curiose specie di mammiferi.
Pipistrelli
In Indonesia, sui monti Foja, nel 2010 è stato ad esempio scoperto un pipistrello del genere Syconycteris, brutto ma delicato, che si nutre del nettare dei fiori, volando di bocciolo in bocciolo come una specie di colibrì e contribuendo a spargere il polline che gli resta appiccicato al pelo sulle piante della foresta. Sempre in Indonesia, in una remota foresta dell’isola di Sulawesi, nel 2012 è stato individuato un roditore senza denti (Paucidentomys vermidax) totalmente privo di molari e con solo 2 incisivi posti alla sommità del muso; quindi non rosicchia, ma con l’aiuto del muso affusolato stana i vermi nel terreno.
Lemuri
In Madagascar, il microcebo di Goodman (Microcebus lehilahytsara), un lemure piccolo come un topo, dalle orecchiette rotonde, è stato avvistato per la prima volta nel 2005 nel Parco nazionale di Andasibe-Mantadia. Il nome, lehilahytsara, in lingua malgascia significa “uomo buono”: un omaggio dei due scopritori del primate a Steven Goodman, scienziato del WWF e tra i maggiori esperti di lemuri.
Roditori
Un altro roditore, ma questo ben dotato di denti, il topo cipriota (Mus cypriacus), è stato individuato per la prima volta nel 2006. I ricercatori dell’Università di Durham, nel Regno Unito, a cui si deve la sua identificazione, l’hanno definito un “fossile vivente”: è infatti l’unica specie di roditore che vive a Cipro da prima dell’arrivo dell’uomo sull’isola, circa 10 mila anni fa. Ha orecchie, testa, occhi e, come si è detto, denti più grandi di tutti gli altri topi europei.
Scimmie
Una coppia di americani, John e Terese Hart, hanno scoperto nel 2007 una scimmia che hanno ribattezzato “lesula” (Cercopithecus lomamiensis) dal nome con cui viene chiamata nel cuore della foresta delle Repubblica Democratica del Congo dove vive. Alta circa 50 centimetri, è magra, slanciata e dotata di un carattere tranquillo. Il volto senza peli è circondato da una fitta barbetta che può variare dal biondo al castano. Praticamente una nostra sosia.
Una nuova specie di scimmia del genere Callicebus è stata scoperta nel 2010 in una regione della foresta tropicale del Mato Grosso (in Brasile) nel corso di una spedizione del WWF. I primati di questa famiglia vivono nel sottobosco delle foreste pluviali dell’America del Sud e sono ghiotti di frutta, insetti e foglie. Secondo gli esperti, l’animale si sarebbe evoluto in modo differente rispetto alle scimmie vicine a causa della presenza di 2 fiumi che, con i loro affluenti, hanno svolto la funzione di barriera naturale.
Bradipo pigmeo
Del bradipo pigmeo (Bradypus pygmaeus), endemico dell’Isla Escudo de Veraguas, una piccola isola al largo di Panama, si è parlato per la prima volta nel 2001. Lungo una cinquantina di centimetri (il 20% in meno circa rispetto ai suoi simili che vivono sulla terraferma), si nutre di foglie e ha ritmi metabolici molto lenti. La scarsa dimensione del suo habitat e la presenza di massicce frotte di turisti nelle isole panamensi potrebbero mettere in serio pericolo la sua sopravvivenza, tanto che il piccoletto è stato iscritto nella lista IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come “Critically Endangered”, a grave rischio di estinzione.
Un minuscolo cervo
Simile a un minuscolo cervo, il saola, che significa “dalle corna affusolate”, (Pseudoryx nghetinhensis), un bovino che vive tra Vietnam e Laos, è stato descritto per la prima volta nel 1992, quando sono stati ritrovati 3 suoi scheletri, ma avvistato vivo solamente nel 2010. Finora, i rari esemplari tenuti in cattività sono deceduti, segno che il mammifero non è adatto per vivere accanto all’uomo.
E l’invisibile leopardo del Borneo
E ancora, un animale abbastanza grande originario delle isole di Borneo e Sumatra è riuscito a sfuggire agli avvistamenti fino al 2006: è il leopardo nebuloso della Sonda (Neofelis diardi), che si è diversificato dai fratelli continentali un milione e mezzo di anni fa, a causa della presenza di barriere geografiche tra le due popolazioni. È stato filmato solo nel 2010: si tratta infatti di un tipo solitario. Il suo nome è dovuto alla forma delle chiazze nere che gli ornano il manto.
Conclusione
Tanti ignoti, dunque, scoperti da poco o ancora da scoprire. Ma i grandi numeri riguardano per esempio gli insetti (40 milioni di specie ancora ignote) e i batteri (su mille miliardi ne padroneggiamo solo lo 0,001%).
Non è rischioso vivere circondati da sconosciuti?
Paola Chessa Pietroboni