DOVE MANGIARE, DORMIRE E SOGNARE IN MEZZO A CAMPI, VIGNE E FARI

Le nuove frontiere dell’agriturismo, per soggiorni originali e genuini, ma soprattutto per vivere esperienze magiche e davvero fuori dal comune. Nuove disposizioni in materia di agriturismo è la legge regionale del Piemonte n. 2 del 23 febbraio 2015 che istituisce una forma specifica di agriturismo denominata Ospitalità rurale familiare. Di agriturismi ne parliamo già da anni, ma questa particolare forma permette all’Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) di servire pasti nella parte abitativa del fabbricato rurale, fino a un massimo di dieci persone al giorno, solamente utilizzando la cucina dell’abitazione.

 

 

 

Inoltre, per chi lo desidera, l’ospitalità può durare anche per la notte, potendo disporre di una delle camere dell’abitazione.  Il concetto di “pranzare come a casa” o di “Km 0” sfonda le sue porte per finire in un campo ancora più vasto e se vogliamo autentico, dove l’agricoltore prepara i pasti grazie ai prodotti del suo territorio, che non è solo il territorio circostante, ma è prima di tutto il proprio terreno fatto di prodotti da lui stesso coltivati. Certi luoghi, che costituiscono per chi ci lavora una normalità spesso molto dura e faticosa, per la gente di città desiderosa di spazi ampi e verdi dove respirare e “rifarsi gli occhi”, rappresentano gli spazi del sogno e della poesia?

 

Vinoterapia e dintorni

 

L’evoluzione gastronomica è sempre più orientata alla valorizzazione dell’offerta di pasti serviti al di fuori dei soliti confini, in posti semplici e magici insieme, dove l’appagamento gustativo e visivo sono strettamente collegati alle emozioni che il territorio e le persone di quello stesso luogo sanno offrirci.

Pensiamo al fascino di una cena a lume di candela in un vigneto. In Francia la casa di cosmetici Caudalie ha iniziato a parlarci dei poteri curativi della vite una ventina di anni fa: ora la loro linea è conosciuta in tutto il mondo, così come le loro SPA, dove la “vinoterapia” ci permette di immergerci in bagni caldi con vinaccia fresca. I Wine Resort (andate a visitare e godetevi quello nella cittadina di Elciego in Spagna, all’interno dello straordinario edificio progettato nientemeno che da Frank Owen Gehry) sono sempre più diffusi anche da noi: nel Chianti, Castellare de’ Noveschi  propone stanze interamente rivestite di legno di botti. Da Dogliani a Valdobbiadene ai castelli siciliani e sardi, la vinoterapia significa anche degustare vini e prodotti locali e chi gestisce è di solito chi produce. Per gli amanti del vino quasi “maniacali”, si può sempre optare per dormire direttamente all’interno delle botti: nel B&B Schlafen im Weinfass nella regione tedesca del Baden, tra Pinot e Müller-Thurgau, le botti sono state trasformate in piccole suite immerse nei filari. Il pranzo viene servito in cestini da picnic, con prodotti della Foresta Nera, pane nero, succo d’uva e le tipiche tovagliette a quadretti. Un’immersione nel sogno che possiamo concederci anche in Italia, come il B&B Il Rifugio dei Marsi, ad Ascoli Piceno, dove due botti predisposte rispettivamente per l’angolo notte e l’angolo giorno conducono gli ospiti nei piaceri del vino, tra cuori in legno e prodotti biologici artigianali del posto.

Dalla campagna al mare, precisamente a Cagliari nel Faro di Capo Spartivento, dove a picco sul mare ci si può godere il cielo stellato sorseggiando un buon Carignano del Sulcis (e qui ritornano gli amanti del vino…!).

Per questi e altri esempi di ospitalità stravagante, Dove TV (canale 413 di Sky) ci conduce in luoghi italiani folli e straordinari nel nuovo programma Ospitalità insolita: tutti i venerdì alle 22, possiamo regalarci un’incursione nell’immaginario e nella fantasia, e magari pensare a un piccolo soggiorno fuori dal comune…

Chiara Caprettini

 

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