COLTIVARE ETICAMENTE UN’EMOZIONE

Coltivare i frutti della propria terra e, allo stesso tempo, un progetto, un’idea… un’emozione. È quello che fa quotidianamente Pasquale Guerrieri, che attraverso la sua attività agricola si prende cura di ettari di paesaggio pugliese. Ma anche Luca Terenzi, che porta avanti gli oliveti di famiglia, gli apicoltori Damiano Fioretto, Piero Gavazzo e Paolo Fontana, o Franco Milanesi, tartufaio di lunghissima esperienza.

Tutte storie che CibiExpo vi ha raccontato e che grazie a Coltivatori di Emozioni hanno ogni giorno un lieto fine.

 

 

 

 

Merito della rete digitale creata da Paolo Galloso nel 2016, volta a promuovere la salvaguardia del patrimonio agricolo nazionale attraverso una piattaforma di Social Farming che permette di “adottare” coltivatori tipici italiani. Un sistema rivolto tanto alla grande quanto alla piccola e media impresa, che tramite il sostegno di aziende selezionate può contribuire a preservare le eccellenze del Made in Italy.

 

Così, in un momento in cui sempre più indagini di mercato sottolineano come agli occhi dei consumatori risulti essenziale la responsabilità sociale dei magnati del business in svariati settori – rivenditori di generi alimentari (70%), campo tecnologico (70%), fashion (65%), salute (64%), ristoranti (62%), sport (55%) e viaggi (52%), con una particolare attenzione alla provenienza delle materie prime e al benessere delle comunità locali – ecco che questo canale innovativo si rivela il mezzo attraverso cui dar vita a un processo di tutela e valorizzazione, rendendo allo stesso tempo il proprio brand più green e più sostenibile.

 

Ciò che si ha in cambio è una prospettiva etica e non solamente imprenditoriale, che permette agli sponsor di volgere lo sguardo verso la riqualificazione di zone a rischio di abbandono e il rilancio delle tradizioni contadine in via di estinzione, riattivando le microeconomie e innalzando così il livello di prosperità delle realtà rurali.

 

Un programma democratico, che riserva anche ai gruppi minori la possibilità di comunicare la propria partecipazione morale alla causa: partecipazione che, non per niente, Coltivatori di Emozioni ha scelto di premiare con servizi di regalistica aziendale, da cofanetti da omaggiare in occasione di fiere e festività a contenuti video ed editoriali con cui veicolare attività di green marketing, fino a un concreto impegno  a livello di territorio, da poter inserire nella rendicontazione sociale d’impresa.

 

Cecilia Carra

 

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