Promuovere l’invecchiamento attivo vuol dire formare cittadini in grado di agire sul territorio in modo il più possibile autonomo e utile per sé stessi e per la società.
Durante l’emergenza sanitaria è cambiata la vita di tutti, anziani inclusi. Tuttavia, l’impatto che le restrizioni hanno avuto su questi ultimi è stato particolare: i minori contatti, l’isolamento e la paura di contrarre l’infezione hanno causato, per esempio, un ritardo delle cure mediche, con una variabilità spesso legata a differenze culturali ed economiche.
È cambiato anche il rapporto con il cibo? Sì! Dagli assalti ai supermercati, passando per la spesa online e per l’appoggio alle botteghe di quartiere, le abitudini alimentari si sono più volte modificate. Così gli italiani, tra i maggiori sostenitori in Europa dei “cibi freschissimi”, si sono ritrovati ad acquistare farina e lievito di birra, carne in scatola, legumi secchi. A questo punto, la Casa dell’Agricoltura ha stimolato una riflessione su queste tematiche, in particolare: origine, stagionalità e qualità dei cibi, contrasto allo spreco e alle false informazioni. E ha presentato alla Fondazione Comunitaria Nord Milano il progetto “Nonni, nipoti e il benessere in Cucina”.
Una prima sperimentazione è stata condotta ad Arese, Lainate, Pregnana Milanese e Vanzago, comuni della città metropolitana di Milano – il Rhodense – ma con caratteristiche diverse tra loro.
L’intervento ha contemplato due momenti: il primo con funzioni didattiche e informative per un gruppo selezionato di anziani “attivi”, propedeutico alla conoscenza di contenuti utili al successivo sviluppo delle attività; il secondo con l’obiettivo di creare animazione nel territorio e consapevolezza sul ruolo dell’agricoltura e sull’importanza di una corretta alimentazione.
Negli incontri formativi si è parlato di coltivazioni, di nutrizione e salute, di informazione scientifica e, come argomenti trasversali, di sostenibilità e di comportamenti socialmente utili.
Per la seconda fase del progetto sono stati individuati alcuni obiettivi: contrasto alla solitudine alimentare, sviluppo della consapevolezza di acquisto e consumo, organizzazione di giornate anti spreco, momenti di educazione alimentare tra nonni e nipoti, visite alle aziende agricole del Parco agricolo Sud Milano; e ancora: programmazione di pranzi multietnici, collaborazione con gli orti urbani, impulso all’educazione permanente (lettura, cinema, arti visive) e alla conoscenza della sostenibilità ambientale, sociale, economica, culturale.
Mauro Del Corpo
progettazione@casagricoltura.org
Un ricco calendario di incontri
La nutrizionista Angela Messina, Valter Molinaro, social marketing manager di Coop Lombardia, Claudia Sorlini, professore emerito, Maria Teresa Manuelli, giornalista specializzata in economia del settore alimentare, e Francesca Ossola, agronoma, hanno animato gli incontri che si sono svolti tra marzo e maggio. A questi si sono aggiunte alcune “uscite-laboratorio”: un punto vendita di Coop Lombardia per sperimentare “La spesa simulata”; il Collegio Arcivescovile “Castelli” di Saronno per condividere con gli studenti dell’Istituto Alberghiero la preparazione di un pasto; un’azienda agricola del Parco Agricolo Sud Milano per conoscere un’impresa multifunzionale.
La Fondazione Comunitaria Nord Milano, nata nel 2006, è una delle 16 Fondazioni di Comunità presenti in Regione Lombardia e nelle due province di Novara e Verbano Cusio Ossola che sono state costituite da Fondazione Cariplo per diffondere la cultura del dono e favorire il benessere della Comunità di riferimento.