YAUPON

Il tè del momento. I trends, nel loro far convergere verso mete o oggetti specifici persone diversissime – in ragione di motivi psicologici ed emotivi non sempre chiari o comprensibili – sono allo stesso tempo, per me, spaventosi e affascinanti.

Anche in termini di cibo ne riscontriamo l’importanza. La catena multinazionale di supermercati Whole Foods Market, ad esempio, stila ogni anno una lista di ingredienti che faranno tendenza. In quella del 2023 spicca un prodotto, almeno in Italia, non molto conosciuto, lo yaupon. Noto anche come Ilex vomitoria, è un arbusto a foglia perenne, ricca di caffeina, originario del Nord America; in particolare, crescendo al meglio all’interno di pinete litoranee, foreste umide e aree paludose, è diffuso nelle regioni costiere dell’Atlantico sud-orientale (dagli Stati Uniti fino al Messico).

 

 

Le tribù indigene di questi territori, tradizionalmente, utilizzavano le foglie di questa pianta (i frutti sono tossici) come base per preparare una bevanda simile al tè, chiamata “asi” o “black drink”, servita in cerimonie tribali per scopi rituali e sociali.

Negli ultimi anni, lo yaupon è diventato popolare in alcune comunità, specialmente negli Stati Uniti, come alternativa al tè tradizionale, per diverse ragioni. Prima fra tutte, probabilmente, il nuovo particolare interesse nei confronti di erbe e piante locali, che da un lato permettono di riportare alla luce tradizioni lontane e, dall’altro, supportano biodiversità e utilizzo responsabile delle risorse del pianeta.

La sostenibilità è infatti quasi certamente la seconda ragione della riscoperta. Pianta resistente e a sviluppo rapido, è un’opzione valida per la coltivazione, richiedendo meno input e cure rispetto ad altre piante da tè. Terzo motivo, il largo desiderio di novità e varietà. Con ingrediente base lo yaupon, infatti, è stata introdotta sul mercato una grande scelta di prodotti: tè confezionato, bevande pronte, e altro ancora.

Che possa diventare un sostituto del caffè, almeno in Italia, sembra improbabile. Le percentuali di caffeina contenute nelle foglie sono moderate e, ovviamente, gusto e densità della bevanda sarebbero diversi. Ma, visto che ci sono crescenti tendenze a consumare bevande salutari e naturali, che trovi il suo spazio come ingrediente di infusi alternativi è pensabile: ricco di antiossidanti e con un contenuto moderato di caffeina, potrebbe essere scelto da tanti come tonico per l’umore, privo, se consumato in dosi non eccessive, di effetti collaterali.

Lo scopriremo, probabilmente, presto.

Marta Pietroboni

marta.pietroboni@cibiexpo.it

 

 

 

 

 

 

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