SEPPIE

Gli invertebrati intelligenti che hanno colonizzato i mari del nostro Pianeta. Sono molluschi di mare particolarmente evoluti. Le loro dimensioni differiscono a seconda della provenienza: le seppie più piccole si trovano nel Mar Mediterraneo e nell’Adriatico, mentre nell’Oceano Atlantico alcuni esemplari raggiungono i 60 cm.

 

 

 

Vivono sui fondali a una profondità di circa 30-40 m e, in primavera, si avvicinano alle coste per accoppiarsi e deporre le uova.Le seppie hanno 10 tentacoli, due dei quali sono lunghe appendici dotate di ventose dentellate per difendersi e riprodursi; sono circondate da una pinna lamellare per muoversi in avanti e cambiare direzione. All’interno hanno un osso e una sacca per l’inchiostro, che espellono quando si sentono minacciate. Possiedono una straordinaria capacità mimetica.

Carnivore, si nutrono di piccoli pesci e altri molluschi.

 

Proprietà e modi d’impiego  

Amiche della nostra salute, sono una fonte eccellente di proteine, vitamine, minerali e omega 3. Povere di grassi e colesterolo, sono adatte a regimi ipocalorici. Aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari.

Spesso protagoniste di tanti menù di pesce, quelle del Mar Mediterraneo sono superiori, in termini di gusto, a quelle dell’Atlantico, più grandi e con carni più morbide e delicate delle piccole.

Si possono conservare in frigorifero per 1 giorno. In alternativa, si congelano per circa 1 mese, ma solo se si sono utilizzate seppie fresche. In questo modo, si rompono le fibre interne, rendendole più tenere. Se decongelate, bisogna cucinarle subito, appena comprate. Se si vogliono consumare crude, devono restare per 3 o 4 giorni a 18 °C sottozero per eliminare il pericolosissimo parassita anisakis; poi vanno scongelate lentamente in frigo. Tra le interiora si trova la vescichetta con l’inchiostro. Attenzione a non romperla. Dopo averla aperta con delicatezza, si allunga il liquido nero con un po’ d’acqua,  per renderlo pronto all’uso o al congelamento.

Capo e corpo degli esemplari piccoli sono perfetti alla griglia o al forno, ma sono ottimi anche fritti. Testa e tentacoli di quelli più grandi si prestano invece alla bollitura, per insalate e risotti di mare.

Una specialità gastronomica tradizionale è la seppia ripiena; molto apprezzato è l’accostamento con i piselli (Vedi CiBi – Anno 12-N°4).

L’osso viene utilizzato nella dieta di uccelli, lucertole e tartarughe, come integratore di aminoacidi e sali minerali.

La redazione

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