Crescono le misure e gli interventi legislativi per contrastare il cambiamento climatico e per conservare il nostro pianeta, il suolo, le coltivazioni e il consumo di qualità. Anche l’agricoltura deve fare la sua parte, in quanto settore primario e protagonista nella tutela ambientale.
Casa dell’Agricoltura, associazione culturale che opera da anni stimolando il dibattito e il confronto nel settore agricolo, ha dalla sua parte colto la sfida ed è partita da lontano, dalla formazione professionale. Con una nuova iniziativa.
Nasce così il corso per Formatore Agricolo Ambientale (Faa), un nuovo consulente professionale che ha l’obiettivo di favorire e facilitare la transizione delle imprese agricole verso un’agricoltura sostenibile e attenta all’ambiente.
Il Formatore Agricolo Ambientale è un professionista che ha una visione complessiva dei problemi, ha la capacità di identificarli e, infine, garantisce la competenza nell’indicare le soluzioni adottabili: ha una ampia cognizione generale del significato della sostenibilità agricola, accompagnata da una forte competenza rispetto alle specifiche problematiche aziendali e alle loro dinamiche nel moderno mercato agroalimentare.
Si tratta di un esperto che lavora con le aziende agricole, con le amministrazioni che si occupano di agricoltura, con gli istituti territoriali che operano nella tutela del territorio (Enti Parco), con le organizzazioni che la stessa agricoltura esprime.
Un professionista che, in base a una precisa selezione, partecipa a un corso di perfezionamento, completamente gratuito, che prevede lezioni teoriche, stages pratici presso aziende ed enti, e si conclude con un tirocinio retribuito di tre mesi sempre presso aziende ed enti. Un percorso formativo intervallato anche da eventi pubblici con personalità, nazionali e internazionali di alto profilo, e visite a Istituzioni regionali e nazionali.
L’iniziativa promossa da Casa dell’Agricoltura è sostenuta economicamente dalla Fondazione Cariplo che coadiuva l’attività organizzativa. Il corso vede anche la collaborazione del Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell‘Università di Milano (Facoltà di Agraria) e del CREA-PB (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia).
L’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Milano collabora validando l’insieme delle attività formative e i passaggi conclusivi.
Il percorso formativo
Il corso prevede un numero di 330 ore complessive, di cui 230 teoriche e 100 pratiche.
L’obiettivo è quello di consolidare il bagaglio tecnico e culturale degli studenti verso la sostenibilità agricola, ma anche di offrire loro la possibilità di verificarla nel modo più concreto e chiaro.
L’insieme delle attività previste sarà gestito, dal punto di vista logistico e del calendario – in accordo con gli studenti e con le disponibilità degli interlocutori esterni – in forma dinamica, attraverso una programmazione coerente e contemporanea delle ore di lezione teorica e delle attività pratiche.
I moduli didattici a cui fare riferimento per entrambe le modalità formative sono 9, così denominati:
- economia sostenibile (35 ore);
- politiche per la sostenibilità agricola (40 ore);
- ecologia in agricoltura (25 ore);
- agroecologia e agricoltura biologica (25 ore),
- zootecnia e problemi dell’allevamento (25 ore);
- precision farming (25 ore);
- pianificazione territoriale (20 ore);
- multifunzionalità in agricoltura (20 ore);
- agricoltura sociale (15 ore).
Il percorso formativo è solidamente ancorato a una visione che unisce la preoccupazione produttiva, che è costitutiva dell’attività agricola e condizione di sostenibilità economica, con la necessità di innovazione in tutti i settori sensibili, al fine di perseguire risultati misurabili verso la sostenibilità ambientale. Un percorso che è favorito dalle politiche comuni che vanno ben conosciute e ben utilizzate al fine di sostenere l’agricoltura in questa complessa fase di transizione, in un mercato mondiale che cambia.
Infine, territorio, multifunzionalità e socialità completano una visione che valorizza la stessa agricoltura quale sede di servizi ecosistemici e di accoglienza, dai quali non si può prescindere.
L’alto livello della proposta formativa e dell’esperienza offerta ai partecipanti in relazione alla gratuità del corso – grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e alla sua missione filantropica attenta ai bisogni sociali, alla formazione dei giovani e all’ambiente – comporterà una piena responsabilità oltre all’orgoglio di partecipare a questa sperimentazione didattica, unica nel settore.
Carlo Basilio Bonizzi
Segretario generale – Casa dell’Agricoltura
Casa dell’Agricoltura
Associazione culturale non profit, fondata nell’agosto 2017, che vuole stimolare e animare il tema agricolo nelle sue differenti e numerose declinazioni con dibattiti, eventi e confronti fra i diversi operatori sia della produzione, sia della trasformazione che della fornitura dei mezzi tecnici, sia della ricerca scientifica e tecnologica e sia della cultura.
Nei suoi primi tre anni di vita, l’associazione ha organizzato oltre trenta eventi, con più di 220 ospiti relatori.
Grande tema all’attenzione in questo percorso di confronti e dibattiti è stata la sostenibilità nella produzione agricola, consapevoli che il settore deve rimanere saldamente produttivo, ma non può esimersi di perseguire questo obiettivo se non nella sostenibilità di prodotti e di metodi produttivi.
L’associazione ha come presidente Gioia Gibelli, architetto paesaggista e docente al Politecnico, e segretario generale Carlo Basilio Bonizzi, con un passato di quasi quarant’anni di dirigente nel mondo agricolo. Casa dell’Agricoltura ha sede a Milano.
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