GIN E GINGILLI

gin gingilli

Viaggio tra gin etici, sostenibili e rari (e dove trovarli).

Questa è la storia di gin inconsueti che fanno bene al territorio (oltre che all’uomo!).

In Venezuela troviamo il Canaïma Gin, prodotto dalla stessa distilleria del celebre Rum Diplomático, che, oltre alle classiche botaniche, ne contiene 10 provenienti dalla foresta amazzonica (tra cui il frutto dell’anacardo e della passione) raccolte dalle popolazioni indigene con grande scrupolo per l’ambiente. Se l’Amazzonia vi sembra troppo lontana, Selvatiq Beyond Gin fa al caso vostro: progetto italiano a sfondo etico (compresi packaging ed etichetta riciclabili), utilizza solo le botaniche selvatiche di determinate aree della Valtellina, sempre raccolte in modo rispettoso dell’ecosistema.

 

 

 

In Italia, anche Eugin Distilleria Indipendente produce un London Dry Gin con l’impegno di ridurre a zero l’impatto ambientale attraverso l’uso di energie rinnovabili e materie prime scelte (l’alcol, per esempio, è da grano tenero italiano e bio). “Indipendente” poiché nessuna fase della lavorazione è delegata all’esterno. Ogni bottiglia viene controllata circa 10 volte.

Pure il Catoctin Creek Watershed Gin non scherza in termini di sostenibilità: distillato artigianalmente da alcol di segale con botaniche bio certificate, è prodotto da un’azienda della Virginia che ha solamente rifornitori locali. Dall’amore per questo territorio immenso e selvatico, culla del whisky americano – perfino George Washington distillava whisky nella sua fattoria – nasce un gin complesso e orgoglioso.

Se, invece, all’ambiente volete pensarci domani e oggi concentrarvi solo su un gin da paura, allora Amuerte Coca Leaf Gin è perfetto. È il primo gin al mondo prodotto con foglie di coca raccolte a mano in Perù e messo a punto in Belgio da una distilleria che vanta 4 generazioni di lavorazione artigianale. Da poco è stata perfezionata la versione con aggiunta di fico blu.

Per gin meno estremi ma comunque comfort, spostiamoci in Argentina a sorseggiare il Principe de los Apóstoles, a base di yerba mate (un infuso di agrifoglio), eucalipto, menta piperita e pompelmo. In Australia invece si produce il Green Ant Gin, che contiene anche… formiche verdi native! È particolarmente apprezzato per il suo alto valore proteico!

E se nessuno di questi strani e ottimi gin vi soddisfa, ci pensa il portale Iltuogin.it, che vi permette di scegliere le botaniche, il grado d’intensità e perfino l’etichetta. Insomma, un gin ad hoc preparato con materie prime d’eccellenza. Un Gingillo perfetto per tutte le occasioni!

Chiara Caprettini

www.nordfoodovestest.com

 

NOTA

Le botaniche sono erbe, spezie, piante, radici e sostanze aromatizzanti che, macerate, vengono utilizzate nei superalcolici e, soprattutto, nel gin.

 

 

 

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