A LEZIONE DI STORIONE

Forse non è tutto vero, ma PierPaolo la vede così. Quando il 12 settembre 1940 entrò il primo umano in una grotta inesplorata della Francia, rimase senza parole trovandola magnificamente istoriata. Sembrava una Cappella Sistina del Paleolitico superiore abitata 15.000 anni fa. Fu stupito, e non poco, anche dai resti di enormi lische di pesce sparse qua e là, sicuramente usate come stuzzicadenti. Fu per questo che la grotta prese il nome di Lascaux. In seguito, si scoprì che le lische erano di uno storione pescato nel vicino fiume.

 

 

 

 

 

Non meravigliatevi, lo storione ha origini primordiali e la sua storia comincia 200 milioni di anni fa. Pesce longevo (vive fino a 100 anni), raggiunge dimensioni di tutto rispetto: il record spetta a una femmina Beluga catturata nell’estuario del Volga nel 1827 che misurava 7,2 metri e pesava 1(.)571 kg.

Perché il nome “Storione”? La risposta ha dell’incredibile. Questo gigante è ghiotto di carta marcia e ama nutrirsi, nei fiumi che lambiscono le cartiere, di quella utilizzata in passato per i libri e messa al macero. Assieme ai fogli ingoia anche gli inchiostri, che provocano il colore scuro del suo caviale. Per questa caratteristica di “nutrirsi di cultura” fu chiamato “Storione” da Linneo (1707–1778), grande medico, botanico e naturalista svedese. Nello stomaco di questo strano pesce trovò antichi fogli provenienti dalla preziosa Bibbia di Gutenberg stampata a Magonza nel 1455.

Nel Medioevo, gli esemplari più imponenti venivano utilizzati come arieti per abbattere i portoni dei castelli, e le sue palline di caviale servivano per far di conto. Finché Bartolomeo Scappi, il cuoco dei Papi, scopri nel 1552 che, oltre alle deliziose carni servite su preziose cartapecore istoriate per l’occasione, si potevano anche mangiare quelle saporose palline scure. Non sapeva, lo Scappi, che il caviale contiene grandi quantità di zinco, potente alleato del testosterone.

Da quel momento, i Papi non furono più gli stessi.

PierPaolo Cornieti

pp.cornieti@empaty.it 

 

 

 

 

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