UN CONCENTRATO DI PREGEVOLEZZE, LA CHICZA

Biodegradabile al 100%, biologica, kosher e vegan.

Se volete essere unici, innovativi e alternativi, prima del prossimo paio nuovo di scarpe compratevi un pacchetto di Chicza, la gomma da masticare del Gran Petén (la seconda foresta più grande delle Americhe, dopo l’Amazzonia). Non esiste nulla di simile sul mercato.

 

 

 

Si biodegrada totalmente in 2 mesi, è vegan, certificata kosher, non contiene aspartame e non ha scadenza, ma soprattutto è biologica perché ha come ingrediente principale il lattice – una resina gommosa che le dà la consistenza classica alla quale siamo tutti abituati – estratto dagli alberi di chicozapote, una pianta tipica del Sud America.

L’estrazione di questo lattice, detto chicle grezzo, a noi italiani può ricordare quella della manna.

Viene effettuata infatti incidendo con un machete la corteccia delle piante e raccogliendo la linfa che così, spontaneamente, cola alla base dei tronchi. Le incisioni, a forma di Z, non danneggiano in alcun modo i chicozapote, i quali, una volta spremuti (dai 3 ai 5 kg di lattice a raccolto), vengono lasciati riposare per 5-6 anni, nel rispetto della vita della foresta.

Il passaggio successivo è portare le borse piene di lattice in un Campo Chiclero, luogo in cui i Chicleros cuociono la resina estratta, mescolandola con un bastone chiamato “chasmol”, fino a ottenere un impasto sufficientemente denso, che sarà poi versato in stampi rettangolari e venduto – a questo punto, chicle puro – in mattoncini.
Solo l’ultimo passaggio produttivo avviene all’interno di uno stabilimento: il chicle viene fuso con cere naturali e, ancora caldo, mescolato con edulcoranti organici, sciroppo d’agave e aromi naturali, certificati biologici.

L’idea e la capacità di mettere in produzione la Chicza si devono a un’impresa sociale messicana, il Consorzio Chiclero, frutto della fusione di aziende cooperative e di produzione rurale degli Stati di Quintana Roo e Campeche, che si trovano subito sotto il più noto Yucatán. Il Consorzio, che gestisce dal 2009 la produzione, la logistica, il commercio e la contabilità relative al chewing gum di cui parliamo, ha dimostrato che è possibile costruire un’attività sostenibile e redditizia anche attorno a un prodotto così piccolo e non di prima necessità.

Dopo 14 anni di vita, Chicza è oggi presente sul mercato nella versione classica e in quella senza zucchero, in entrambi i casi da 30 g. La prima è proposta al gusto di cannella, menta, menta verde, lime, caffè, frutti rossi; la seconda di lime e menta.

Marta Pietroboni

marta.pietroboni@cibiexpo.it

 

 

 

 

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