SMOOTHIE

smoothie

Cosa significa questo termine, ormai di uso comune, ereditato dalla lingua anglosassone? Leggero. Di cosa si tratta? Di una bevanda a base di frutta o verdura.

Frutta e verdura, oppure solo frutta o solo verdura, con acqua o ghiaccio, costituiscono la base dello smoothie; poi, a piacere, si possono aggiungere piccole parti di yogurt o latte vegetale.

 

 

 

La preparazione è velocissima, non più di un minuto: mettere tutti gli ingredienti in un frullatore, azionarlo, poi versare in un bicchiere o in una comoda bottiglia da viaggio e bere.

Oggi più che mai è un alimento di tendenza e sì, anche sano. Adatto come pasto veloce, spuntino o spezza-fame, dissetante estivo o elemento di una dieta detox.

In più, come del resto succede per altre cose facili da preparare, intervengono in nostro aiuto perfino diversi preparati già pronti.

 

Il caso Kencko – tutti pazzi per gli smoothie

Girovagando per il web, ci siamo imbattuti nel caso Kencko, una startup portoghese con sede a New York, nata nel 2017, che promuove una dieta ricca di frutta e verdura come chiave per la salute sia della persona che del pianeta. Come? Proponendone varietà biologiche, liofilizzate in bustina, pronte per essere unite all’acqua, agitata e bevuta.  Negli Stati Uniti, Kencko è riuscito a diventare una vera tendenza e, considerato che le statistiche ci dicono che lì solo 1 adulto su 10 mangia la quantità minima giornaliera raccomandata di frutta e verdura, non è un male.

Inoltre, scopriamo con piacere che Kencko abbraccia il principio di un’economia sostenibile. Prende infatti un prodotto fresco e lo liofilizza dandogli un formato che non si deteriora una volta a scaffale; questo aiuta la distribuzione ed evita lo sperpero della materia prima. Kencko sostiene infatti di inserirsi dove spesso si generano sprechi di frutta e verdura fresca, che a loro volta provocherebbero l’ulteriore danno di emettere gas serra.

 

Il paradosso della dieta sana?

Viene da chiedersi se si tratti dell’ennesimo paradosso, ma, come sempre, dalla redazione di Cibi ci piace conoscere, comprendere e aprire il dibattito. Forse, come in tutte le cose, il punto è: “dipende”. Dipende da quali sono le alternative; se è un bel frutto fresco o un qualche junk-fast-food. In quest’ultimo caso, ben vengano gli smoothie liofilizzati.

Elisa Alciati

elisa.alciati@cibiexpo.it

 

 

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