Sabrina è una “morettona” marchigiana, sempre sorridente e positiva. L’avevo conosciuta, giovanissima, qualche anno fa, mentre si esibiva davanti a un numeroso pubblico e mi aveva colpito il suo modo di lavorare in cucina, con piglio deciso e molto professionale. Le avevo fatto una sintetica intervista, ricavandone un’ottima impressione e decidendo, fra me e me, di “ripassare più tardi”. Il momento è arrivato, la giovane chef è maturata e ho visto cose eccellenti della sua cucina in più di un’occasione, ma, soprattutto, ho avvertito in pieno la sensazione che non si fermerà qui e diventerà una vera protagonista del nostro firmamento gastronomico.
A scuola dai grandi
Nata a Fermo, frequenta dapprima l’Istituto Alberghiero di San Benedetto del Tronto e poi inizia l’attività in cucina in un locale molto noto del territorio, Messer Chichibio, con lo chef Piero Crescenzi, dal quale apprende molte cose sulla cucina con un tocco di creatività, maturando le prime idee personali.
La grande “svolta” avviene però nel 2007, quando entra a far parte del gruppo di cucina di un autentico fuoriclasse come Niko Romito, “tristellato” Michelin, dove apprende tecniche di assoluta novità ed eccellenza che la portano successivamente a ricoprire l’incarico di Chef alla Degusteria del Gigante, locale già affermato a San Benedetto al quale la cucina di Sabrina aggiunge classe e originalità.
Creatività dirompente
La Degusteria si trova nella parte alta di San Benedetto, in un bel palazzo storico, con soffitti a volta e mattoni a vista. Il ristorante ha un successo crescente anche grazie a un fortunato binomio tra il patron, sommelier e maÎtre, Sigismondo Gaetani e Sabrina Tuzi.
Insieme garantiscono una bella e calorosa accoglienza con un’eccellente cantina e con una cucina dai sapori decisi e una capacità di lavoro, con materie prime di assoluta qualità, davvero rimarchevole.
Sabrina non ha limiti sui prodotti, ma il suo estro geniale si evidenzia in particolare nella preparazione di piatti di carne che piacerebbero anche a chi la carne la rifugge.
Tutti i piatti di Sabrina riscuotono molto successo, ma, fra i più “gettonati”, segnalo: biscotti all’olio con gelato di piselli e zenzero, ostrica con gelato all’olio e cicorietta, trippa in brodo di prosciutto e asparagi, raviolo di polenta con cavolo nero, burrata e liquirizia, gnocco di pane con verdure e pop corn, uovo con cipolla e verbena, lo speciale e personale coniglio in porchetta, il famoso piccione di Sabrina; mentre i dessert sono ispirati dall’orto, come, per esempio spumone ghiacciato alla rapa rossa e agrumi, oppure carota viola con mandorle e cioccolato fondente. E molto altro… la fantasia di Sabrina non si ferma.
Bene Sabrina, penso che questa sia la prima puntata, alla prossima, chissà dove sarai arrivata!!
Toni Sàrcina