Originario della Malesia, coltivato in America Centrale e Meridionale, ha frutti che vengono consumati come sostituti della pasta, adatti per esempio per celiaci.
Il platano è una pianta tropicale della famiglia delle Platanaceae, appartenente al genere Platanus. I suoi frutti, che derivano dalla Musa paradisiaca, sono riuniti in grappoli e misurano al massimo 40 cm. Le foglie – distese, grandi e fibrose – possono essere usate anche come piatto o intrecciate per realizzare delle borse. La buccia è piuttosto spessa e il colore della polpa varia dal crema al giallo, a seconda dello stadio di maturazione che dura circa 4 settimane. I diversi momenti dello sviluppo hanno anche effetti sul sapore. Quando la buccia è verde, la polpa è delicatamente acerba e l’interno è sodo; se è gialla, il gusto ricorda quello delle banane. Nel momento in cui diventa più scura, avvicinandosi al marrone o al nero e cioè quando gli amidi vengono trasformati in zuccheri, la polpa è più dolce ed è simile alla patata, alla quale assomiglia anche in termini di consistenza.
Come si mangia
I modi di consumazione possono variare a seconda delle varie fasi appena descritte. Il frutto maturo può essere assaporato crudo. Se, invece, non ha ancora raggiunto la maturazione, è ideale cotto al vapore, bollito, o, ancor più gustoso, fritto esattamente come una patatina. Dal frutto possiamo anche ricavare una farina che è naturalmente senza glutine e può essere usata per preparare torte dolci o salate.
Proprietà nutrizionali
È classificato come il decimo tra gli alimenti di base più importanti al mondo.
Ha diverse proprietà benefiche. È molto ricco di fibre, di amido e di vitamine, in particolare C e B. Non contiene colesterolo e, al suo interno, troviamo diverse sostanze minerali come il potassio, il ferro e il magnesio. Per questo motivo, viene utilizzato come integratore per nutrire le popolazioni più povere. È un eccellente sostituto dei tuberi, dei cereali e dei suoi derivati. Può essere anche utilizzato come rimedio per chi soffre di infiammazioni intestinali e gastriti; bisogna, però fare attenzione all’alta percentuale di glucidi, potenzialmente dannosi per i pazienti diabetici.
Dove trovarlo
Lo possiamo acquistare in alcuni negozi etnici, al mercato e anche in qualche supermercato ben fornito. Attenzione a non confonderlo con le banane verdi, che sono più piccole. Per coltivarlo è necessario uno spazio piuttosto grande, esposto al sole con un terreno fresco umido, lontano almeno 6 metri dalle tubazioni di casa.
Alessandra Meda