Parliamo di pesca sostenibile con Francesca Oppia, Program Director Italia di MSC Marine Stewardship Council, un’organizzazione internazionale non-profit che promuove la pesca sostenibile nel mondo attraverso un programma di certificazione ed etichettatura del pescato. Lo Standard MSC per le aziende di pesca, come ci spiegano, definisce se un’attività agisce nel rispetto del mare secondo 3 principi fondamentali: lasciare abbastanza pesci affinché si possano riprodurre; minimizzare l’impatto sull’habitat e sull’ecosistema; essere gestita come un’attività che valorizza la risorsa mare nel lungo periodo.
La valutazione è realizzata da enti certificatori esterni che si avvalgono di un team di esperti attraverso un processo trasparente che favorisce la partecipazione di tutti gli stakeholder (soggetti influenti, ndr). La certificazione è un punto di partenza: i pescatori dovranno infatti compiere continui miglioramenti per mantenerla. Esiste inoltre una certificazione MSC per la catena di custodia, che assicura una sequenza tracciabile e ininterrotta dal mare alla tavola del consumatore.
Come si può riconoscere un prodotto certificato MSC?
Dalla presenza del marchio blu sulla confezione. Dall’approvazione preliminare all’effettivo inserimento sulla confezione, MSC mantiene uno stretto controllo dell’utilizzo del marchio blu: chi compra prodotti ittici certificati MSC può essere sicuro che ciò che acquista sia stato pescato nel rispetto del mare, e questo è confermato da test del DNA che dimostrano che il 99,6% dei prodotti con marchio blu MSC è correttamente etichettato.
Chi fa la spesa dove può trovare i prodotti certificati MSC in Italia?
Anche in questo momento così difficile, i prodotti refrigerati, surgelati o le conserve certificate MSC sono reperibili in gran parte dei supermercati.
Chi acquista quale vantaggio porta al settore?
Il consumatore diventa il promotore primario di un circolo virtuoso che incentiva i pescatori ad adottare pratiche di pesca rispettose dei mari e le aziende a offrire prodotti realizzati con materie prime sostenibili. In un Paese come l’Italia, in cui i prodotti ittici sono alla base della dieta e della cultura gastronomica, con un consumo annuo pro-capite di 31 kg di pesce, il modo più immediato che il singolo acquirente ha a disposizione per promuovere la pesca sostenibile è quello di consumare prodotti ittici certificati: perché il cambiamento parte da ognuno di noi.
Maria Chiara Salvanelli