Gli individui vogliono sempre più cibi salutari, che rispondano al bisogno di sostenibilità sociale e ambientale. Oggigiorno, infatti, non si ragiona più in termini di esigenze nutrizionali o dietetiche, ma di scelte relative allo stile di vita, anche nel mondo della scuola. Per il futuro delle giovani generazioni l’educazione alimentare, che richiede corresponsabilità e alleanza tra genitori, insegnanti, imprese e comunità, è essenziale. E la scuola diventa luogo di elezione grazie al radicamento territoriale, alla specifica ricchezza interculturale, al dialogo e all’osservazione quotidiana.
La ricerca del senso del mangiare accosta i valori nutrizionali al piacere di stare insieme e comunicare. L’educazione alimentare, nell’avvalorare gli aspetti di convivialità, il rispetto della biodiversità e dei ritmi della natura, le peculiarità di un territorio, coinvolge diverse prospettive euristiche e vari ambiti educativi, dalla famiglia alla scuola, dalla vita di comunità all’impresa, dal senso civico alla cittadinanza solidale.
Il progetto “AlimentiAMO una merenda sana e sostenibile”, promosso e sviluppato dall’Associazione PiaceCiboSano APS, ha l’obiettivo di migliorare la consapevolezza della scelta alimentare, di porre attenzione al cosiddetto “intervallo scolastico” come momento educativo dell’opzione nutrizionale quotidiana dello studente e, infine, di far vivere un’esperienza innovativa e sostenibile ai ragazzi, in uno spazio ambientale scolastico inclusivo.
La partnership locale di sinergie sostenibili e di responsabilità sociale, dagli attori imprenditoriali alla filiera scolastica piacentina che hanno aderito al progetto, coordinati dall’associazione citata, è attiva per la Scuola Media Carducci di Piacenza e ne ha sperimentato con successo lo sviluppo operativo su un campione di studenti fra gli 800 coinvolti nella ricerca-azione.
Il progetto, con la collaborazione scientifica della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e del Centro di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile OPERA, ha reso possibile un’esperienza alimentare scolastica sostenibile e di responsabilità sociale d’impresa che ha le caratteristiche specifiche per essere collocata nell’alveo della ricerca di scienza partecipata (citizen science).
Le abitudini, le aspettative, le associazioni cognitive e i comportamenti alimentari degli studenti, insieme agli attori della filiera scolastica, sono stati indagati e analizzati ex ante ed ex post l’aver gustato la merenda. Il focus del progetto è proprio sulla merenda, momento educativo della scelta alimentare quotidiana dello studente. Non solo è bene scegliere di farla, ma è anche fondamentale sceglierla bene.
Con le imprese, le aziende della filiera agroalimentare piacentina e gli istituti scolastici alberghieri è stato possibile realizzare e sperimentare con successo una collaborazione con la scuola per un miglioramento alimentare della merenda, rendendolo sostenibile e duraturo nel tempo: si è condiviso un protocollo alimentare per una proposta con prodotti a ridotto contenuto di sale e zucchero, di un piano operativo di selezione dei prodotti, per il suo confezionamento e per la distribuzione a 300 studenti nel cortile della scuola media per un tempo di 20 minuti.
La direzione scolastica ha inserito il progetto nel piano dell’offerta formativa annuale dell’organizzazione, rimodulando il tempo di lezione quotidiano per consentire di gustare la merenda per 20 minuti, anziché per i tradizionali 10 minuti in corridoio. Il cortile interno è stato individuato come il luogo ideale per vivere questo momento.
Dalle interviste e dall’indagine sull’esperienza della merenda sana e sostenibile è emerso che gli studenti hanno molto apprezzato prodotti semplici (pane e olio extravergine biologico), tipici (pane e formaggio Grana Padano), locali (muffin alle verdure di stagione pensati e realizzati dall’Istituto Tecnico Agrario Statale Ranieri Marcora di Piacenza e distribuiti dagli studenti della classe 5a); di stare all’aperto nel cortile e vivere con modalità nuove il tempo della merenda, nel rispetto – principio base della sostenibilità – per il cibo, imparando a non gettarlo, a scegliere solo le quantità di cui abbiamo bisogno per evitare ogni spreco.
Rendere i ragazzi consapevoli e partecipi alla scelta della merenda è infine un atto di educazione alimentare, e lo si può fare in più modi. Il primo passa dall’informazione: conoscere e comprendere le caratteristiche degli ingredienti di quel che si sta mangiando è un atto di responsabilità sia verso sé stessi che verso l’ambiente; il secondo arriva alla sostenibilità ambientale e organizzativa, provando e sperimentando direttamente uno spazio educativo nuovo, per vivere e gustare all’aperto una merenda sana e sostenibile.
Miriam Bisagni