Recita un antico proverbio contadino: chi sa scegliere i meloni, sa scegliere la moglie
Non si sa con certezza se il melone sia di provenienza asiatica (ancora oggi l’Asia è il più forte produttore al mondo di questi frutti) o africana, come pensava Plinio il Vecchio, che, nel trattato Naturalis historia, racconta del suo arrivo dall’Egitto nel I secolo d.C.
In Italia, la regione in cui si coltivano più meloni è la Sicilia; seguono la Lombardia, la Campania, la Puglia e l’Emilia-Romagna.
La pianta, caratteristiche e proprietà
Il melone è una pianta annuale erbacea, strisciante o rampicante, della famiglia delle Cucurbitacee, dai fiori gialli, solo il 10% dei quali dà vita al frutto. La fioritura dura tutta l’estate, da maggio a settembre.
La semina avviene ad aprile-maggio, e le piante nei campi vengono distanziate di 1 m l’una dall’altra per l’invadenza delle radici. È possibile coltivarlo anche in serra.
Ricco di acqua, potassio e magnesio, vitamina A e C, il melone è idratante e ipocalorico, anche se è pieno di zuccheri. Aiuta a evitare la ritenzione idrica e ha un ottimo potere saziante, grazie al contenuto di fibre. Viene consigliato da nutrizionisti e dietologhi nelle diete ipocaloriche.
Le varietà di melone
Sono state selezionate numerosissime cultivar, che differiscono per stagionalità, colore e sapore. Si possono raggruppare in due categorie: i meloni estivi, che si trovano in commercio da luglio a settembre, e i meloni invernali, prodotti anch’essi nella stagione calda ma che si conservano fino a novembre-dicembre. Altra differenza: oggi siamo abituati a consumare i meloni maturi soprattutto come frutta. Quelli precoci invece, meno dolci e succosi, sono usati come ortaggio. Così li utilizzavano gli antichi Romani, in insalate con l’aggiunta di pepe e sale.
Le varietà sono, come dicevamo, numerose. I meloni estivi in genere hanno la polpa giallo-arancio e, a loro volta, si suddividono in due famiglie: meloni retati e meloni cantalupi. I meloni retati possono essere tondi o di forma allungata, hanno una buccia sottile, coperta da un fitto reticolo, e polpa dolce. I meloni cantalupi, invece, sono di grosse dimensioni, con una buccia più liscia. Sono molto appetitosi. I meloni invernali hanno una polpa di colore bianco o tendente al verde.
Vediamo le 13 principali varietà, cominciando con quelle estive:
1. Melone Cantalupo. Prende il nome da un piccolo comune in provincia di Rieti, Cantalupo in Sabina. Sferico, liscio o con reticolo leggero, ha una polpa di colore arancione. Ideale nella preparazione di antipasti.
2. Melone Retato. Di forma sferica o ovale, si caratterizza per la buccia, che presenta un fittissimo reticolo. Attenzione alla scelta: il colore della buccia è fondamentale. Grigio-verde è sinonimo di polpa succosa; giallo-verdognolo ha bisogno di maturare ancora. Si può acquistare, ma sarà da tenere in frigo per una settimana circa.
3. Melone Viadanese. Varietà a marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) dalla polpa arancione molto compatta, buccia liscia e profumo intenso. Ideale nella preparazione di piatti a base di pesce.
4. Melone di Calvenzano, nella bassa Bergamasca. Varietà dalla buccia retata e sapore dolce. Ideale per antipasti con prosciutto. Presidio Slow Food.
5. Melone Rospo. Coltivato a Reggio Emilia, molto simile a una zucca. Presidio Slow Food, dalla superficie bitorzoluta, simile a un rospo. Forma sferica, schiacciato ai due poli, di colore verde, e con una polpa dal sapore piccante. Viene utilizzato in cucina più come verdura che come frutto.
6. Meloni pugliesi: Carosello e Barattiere. Facciamo un salto in Puglia e sfatiamo il mito del cetriolo carosello e barattiere. Non sono cetrioli, ma meloni. Di colore verde, sapore non molto dolce, sono utilizzati nella preparazione di insalate.
7. Melone Serpente. Forma lunga e liscia. Proprio come un serpente. Dal sapore dolce. In cucina viene utilizzato come un cetriolo.
8. Melone Amaro. Di origine asiatica, è uno dei frutti più amari esistenti. Di colore verde e con una buccia non omogenea. Utilizzato molto in medicina per la cura di malattie croniche e diabete.
In inverno troviamo invece:
9. Melone Giallo. Presente sulle tavole degli italiani nel periodo natalizio. Ha un sapore delicato, buccia liscia e polpa chiara, tendente al bianco.
10. Melone Sardo – “Piel de Sapo” (pelle di rospo). Dall’aspetto curioso, forma allungata, colore verde maculato e buccia rugosa. Al suo interno, la polpa è bianca con sfumature verdi. Ha un alto contenuto zuccherino.
11. Melone Verde. Forma ovale, buccia color crema, all’interno verde e molto zuccheroso. Ottimo nella preparazione di marmellate.
12. Melone Purceddu di Alcamo. Purceddu – maialino – perché cresce nel campo. Ha una forma ovale e buccia verde. All’interno ha una polpa bianca molto dolce. In Sicilia viene utilizzato nella preparazione di granite. Presidio Slow Food.
13. Melone Cartucciaru di Paceco. Paceco è un comune nella provincia di Trapani. Varietà dalla buccia gialla e liscia. La polpa è bianca e molto succosa. Presidio Slow Food.
Giovanni Romano
giovanni.romano@cibiexpo.it