È un prodotto Slow Food tipico della Basilicata.
La melanzana rossa di Rotonda prende il nome dal paese di produzione che si trova nella parte meridionale della Basilicata, precisamente nel parco nazionale del Pollino in provincia di Potenza. È un ortaggio originario dell’Africa e dell’Asia tropicale, importato in Italia agli inizi del XX secolo durante le guerre coloniali. Tonda e di piccole dimensioni, può essere scambiata per un pomodoro ramato. La consistenza della polpa è spugnosa proprio come quella delle melanzane comuni; il sapore è delicatamente piccante, con leggere note di amaro.
È attualmente considerata un super food per la ricchezza di fibre, vitamine e sali minerali.
Dal 2000 la melanzana rossa di Rotonda è inserita come Presidio Slow Food tra i prodotti a rischio di estinzione, oltre a essere un marchio DOP, certificazione legata alla produzione in un territorio specifico.
Caratteristiche
È un ortaggio profumato, tondeggiante, leggermente appiattito, di piccole dimensioni e di peso non superiore ai 200 g, con una larghezza che non arriva ai 10 cm.
All’inizio della maturazione è di un bellissimo arancio; a maturazione completa, il colore si arricchisce di sfumature rosse lucide. Questa tinta, che caratterizza le ramature della melanzana, è data dall’elevata presenza di carotene che contraddistingue il suo sviluppo.
La polpa contiene piccoli semi, è bianca e carnosa; a differenza delle classiche melanzane, non diventa nera dopo il taglio a causa del basso contenuto di acido clorogenico (noto anche come acido 3-caffeilchinico, un polifenolo diffusissimo nei vegetali, in particolare nel caffè verde).
È disponibile per il consumo da luglio a novembre.
Come conservarla
Il metodo di conservazione è simile a quello dei pomodori e dei peperoncini sott’olio. Spesso le melanzane vengono legate insieme in grappoli e messe a essiccare sotto le tettoie per farle disidratare e per poi conservarle sott’olio o sotto aceto. Quelle fresche si possono tenere in frigorifero.
Come cucinarla
Numerose sono le ricette della tradizione lucana con la melanzana: fritta, aromatizzata con aglio e menta, in abbinamento con il caciocavallo podolico (la varietà prodotta esclusivamente con il latte delle vacche podoliche, una razza pregiata caratterizzata da corna lunghe e mantello grigio, proveniente dalle steppe europee e asiatiche).
Si possono utilizzare anche le foglie, più tenere rispetto alle altre tipologie di melanzana.
Giovanni Romano