45 classi coinvolte ogni anno per un totale di circa 1100 ragazzi tra i 12 e i 14 anni. Uniti da una sfida comune: migliorare la propria salute e il proprio stile di vita. Come? Imparando a mangiare in modo equilibrato e abituandosi a svolgere regolare attività fisica.
Sono queste le linee guida del Progetto E.A.T. (Educazione Alimentare Teenagers), promosso nelle scuole medie di San Donato, San Giuliano e Peschiera Borromeo dal Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation e dal Policlinico San Donato.
Il dottor Alexis Elias Malavazos, coordinatore di e.a.t., e l’equipe del policlinico San Donato. Per maggiori info, www.progetto-eat.it.
Giunto alla quarta edizione, il progetto vuole fare fronte a una situazione preoccupante: in Italia, nel 2010, l’11,1% dei giovani era obeso e il 23,9% in sovrappeso, con conseguente aumento del numero di adolescenti affetti da diabete di tipo 2 e ipertensione arteriosa.
Dalla teoria alla pratica
I medici di E.A.T. accompagnano gli studenti in un percorso che mira a coinvolgere attivamente anche insegnanti e genitori: un incontro a inizio e uno a fine anno prevede la misurazione dei ragazzi (altezza, peso, circonferenza vita, pressione arteriosa); durante l’anno scolastico ogni classe partecipa a quattro incontri con i nutrizionisti per apprendere i fondamenti di una corretta alimentazione; un libretto e un ricettario permettono agli studenti di condividere con la famiglia quanto appreso in classe.
«Ma la teoria non basta – spiega il dottor Alexis Elias Malavazos, che coordina il progetto. – I ragazzi hanno bisogno di mettere in pratica gli insegnamenti che ricevono, per questo ci siamo dotati di strumenti concreti. Innanzitutto, all’inizio del percorso, forniamo a ogni studente un contapassi. Con un obiettivo preciso: ameno 10mila passi al giorno, equivalenti a mezz’ora di camminata, un’abitudine indispensabile per mantenersi in forma. Inoltre, ci siamo resi conto dell’importanza dell’ambiente che ci circonda. Se nei corridoi delle scuole i distributori automatici offrono cibi e bevande altamente calorici, gli insegnamenti dei nutrizionisti cadono nel vuoto. Da qui l’idea di creare i distributori “Alimenta la tua salute”, già presenti nelle scuole che aderiscono al Progetto E.A.T.: distributori di cibo sano, controllato e a filiera corta, per fare spuntini nutrienti e salutari. Infine, cerchiamo di stimolare i ragazzi con gli strumenti a loro più familiari: ogni settimana alcuni studenti e i loro genitori ricevono tre sms alimentari-educativi, una sorta di rinforzo motivazionale. E la nostra pagina Facebook – sempre ricca di spunti, consigli, ricette – è un mezzo utilissimo per rispondere ai dubbi di chi ci scrive».
E.A.T. per tutti
Alla fine di ogni anno scolastico il Progetto E.A.T., in collaborazione con le scuole, organizza una festa con attività sportive e ricreative. All’evento partecipano personaggi del mondo dello sport e della musica: testimonial del 2013 è stato Emi lo Zio, manager dei Club Dogo (gruppo rap italiano, amatissimo dai ragazzi), che ha ritrovato la forma grazie a un programma dell’equipe del dottor Malavazos e ai consigli di E.A.T. A dimostrazione che il progetto non funziona solo con i teenagers, ma è pronto per diventare un efficace programma di Educazione Alimentare per Tutti.
Gli strumenti di E.A.T.
Il piatto in forma
Ideato dai nutrizionisti del Policlinico San Donato, è un modello d’immediata interpretazione che rappresenta un pasto equilibrato e salutare: frutta e verdura, cereali integrali e proteine di qualità, nelle corrette proporzioni indicate dalle diverse sezioni del piatto. Il denominatore comune sono le fibre, indispensabili per regolare l’assorbimento dei nutrienti e il corretto funzionamento intestinale.
Il contapassi
La tecnologia a servizio della salute: per stimolare i ragazzi a svolgere una regolare attività fisica, ogni studente viene dotato di un contapassi. L’obiettivo è chiaro: 10mila passi al giorno di camminata attiva per rimanere in forma.
Gli sms
Tre volte alla settimana la metà dei ragazzi e i loro genitori ricevono un sms che li aiuta a comportarsi correttamente a tavola o durante la spesa al supermercato. Il gruppo che non riceve gli sms funge da “gruppo di controllo” per verificare l’efficacia di questo strumento educativo.
I distributori “Alimenta la tua salute”
Presenti nelle scuole che aderiscono al Progetto E.A.T. e in alcuni ospedali, offrono cibi sani di alta qualità, di stagione e a filiera corta. Per dire addio ai vecchi distributori pieni di prodotti ipercalorici, ma nutrizionalmente poveri, che hanno un impatto negativo sull’alimentazione, favorendo l’eccesso di peso e le malattie correlate.
Claudia de Luca