La notizia è questa: da venerdì si potranno acquistare insetti in due supermercati olandesi, mentre a Milano, giusto qualche giorno fa, come abbiamo riportato, una cena a base di insetti è stata interrotta dall’arrivo della ASL. Come mai? Vittorio Bava, dell’azienda Diptera Feeds, scrive che chi si occupa di insect-as-food in Italia gli ha spiegato che per servire insetti nella ristorazione ci vuole un’autorizzazione speciale dell’ASL che dura 24 ore; in linea di principio si potrebbe rinnovare quotidianamente, ma è evidente la macchinosità della cosa, e facile la deduzione che per lo Stato italiano non sia ancora “normalizzata” l’entomofagia.
E’ da precisare comunque che nel nostro paese esistono decine di aziende che producono e vendono insetti per il consumo umano.
Il Ministero della Salute in merito precisa che:
“a parte le questioni autorizzative (un esercizio pubblico è autorizzato per una specifica attività, con specifiche matrici alimentari), un alimento “importato (in realtà si dice “scambiato”) tra paesi EU necessita (almeno) di due requisiti indispensabili: essere autorizzato e dichiarare la sua “importazione” almeno 24 ore prima (a Ministero/UVAC ed ASL). Di tale scambio di merce, se fosse stato fatto regolarmente, ne sarebbe stata appunto informata per tempo l’ASL, che avrebbe potuto procedere all’ispezione del prodotto o alla verifica documentale della partita o alla sua regolarizzazione con e tra gli Stati membri etc.…
Per cui: ciò che è successo, mal riportato (come spesso capita) sul giornale, è consequenziale a molte irregolarità commesse dal produttore (?) o dal negoziante(?) o dal ristoratore (?) per “quella” partita di prodotto. E questo ancora prima di tirare in ballo la valutazione igienico sanitaria, comunque consequenziale (ma indispensabile) a quanto sopra”.