MADRE TERRA

Ci sono posti, persone, storie che colpiscono l’immaginario profondamente e l’unico modo che si ha per restituire loro qualcosa è raccontare quello che si è visto e ascoltato ad altri.
Io e Licia abbiamo parlato una mezz’ora buona, al primo piano di una grande cascina, con ampie vetrate affacciate sulla campagna, travi di legno scuro molti metri sopra di noi, in una cura diffusa che trasmetteva benessere. Fuori dalla porta, al piano terra, cani, gatti e tantissime scarpe da lavoro.

 

 

 

La famiglia ha delle buone regole, e soprattutto è molto numerosa. «Dopo l’esperienza di ospitalità di bambini rom fatta in Cascina Triulza, nata spontaneamente e poi trasformatasi in una vera e propria comunità per minori non accompagnati su richiesta del Comune di Milano – ci racconta Licia  – con l’arrivo di Expo ci siamo spostati qui a Zinasco, e Una casa anche per te si è trasformata, adeguandosi al contesto.» Così hanno potuto allargarsi e oggi oltre alla storica comunità familiare ospitano anche mamme con bambini. A tavola siedono 30/35 persone: maschi, femmine, grandi e piccoli. «Promuoviamo nei nostri ragazzi l’idea che alla base dell’espressione personale e della capacità di incidere sulla realtà ci sia la conoscenza. Lo studio è un elemento fondamentale per promuovere l’integrazione sociale. Seguiamo con attenzione tutto il loro percorso di scolarizzazione, guidandone le scelte in base a predisposizioni e bisogni, per progettare l’inserimento lavorativo migliore possibile.» Per questo, dopo il trasferimento a Zinasco, hanno riorientato l’indirizzo scolastico di alcuni ragazzi, già con loro in cascina Triulza, e li hanno incoraggiati a frequentare scuole legate all’ambito agrario. All’inizio i ragazzi hanno fatto fatica ad accettare la proposta, perché tutti provenivano da zone rurali, con esperienze di lavoro della terra, fatte anche in tenera età. «Non è stato semplice restituire loro l’effettiva dimensione dell’attività che avrebbero intrapreso. Non avrebbero fatto semplicemente i contadini, ma avrebbero partecipato alla nascita di una cooperativa agricola di cui sarebbero diventati soci, ricoprendo un ruolo fondamentale nella conduzione dell’impresa. E non è stato semplice renderli consapevoli che rispetto all’agricoltura, all’alimentazione, alla produzione di cibo e alla sovranità alimentare in quest’epoca si sta giocando una partita importantissima. Ce l’abbiamo fatta solo grazie alla forte relazione che abbiamo con loro.»

 

 

La Cooperativa Agricola Sociale

 

Due anni fa è nata la Cooperativa Agricola Madre Terra; alcuni ragazzi sono soci, altri sono assunti e stanno facendo un percorso importante di formazione. Imparano prima di tutto che cosa vuol dire “andare a lavorare”: arrivare in orario, prepararsi adeguatamente, mantenere determinati ritmi, lavorare in squadra, essere coscienti di quello che si fa, imparare a ottimizzare le risorse, essere responsabili del proprio pezzo. E poi apprendono competenze specifiche: per programmare il lavoro, valutare i risultati dell’anno, leggere un bilancio, capire quali scelte fare per stare in piedi con le proprie gambe.
Di solito i neo-maggiorenni sono tenuti in sede finché non viene trovata loro una sistemazione. Oltre a seguire il percorso formativo e di inserimento lavorativo, la Cooperativa li accompagna anche nella ricerca della casa. Affitta per loro, sul mercato privato, degli appartamenti, perché per loro sarebbe molto più difficile. Così imparano a fare i primi passi. «Quando escono da qui hanno casa e lavoro. Per Madre Terra l’agricoltura rappresenta un enorme valore aggiunto in questo percorso di vita: permette di seguire un ciclo dall’inizio alla fine e anche di capire quanto un certo modo di lavorare dia buoni frutti

 

 

Una produzione gustosa e solidale

 

I prodotti della Cooperativa sono naturali, biologici. I ragazzi vengono coinvolti anche nel racconto di ciò che si fa: tutti sanno far capire, perché lo vivono, che questi prodotti, oltre a essere buoni e naturali, sono etici, perché dietro c’è un investimento sulle persone e quindi sul livello di professionalità. E questo si riverbera sul prezzo. Sceglierli vuol dire decidere da che parte stare. Qui ci sono ortaggi, un po’ di alberi da frutta e per ottimizzare la produzione anche un laboratorio di trasformazione. La passata di pomodoro è il prodotto di punta, ma si preparano anche pesto, pesto di zucchine, melanzane e zucchine sott’olio, marmellate varie. In più si fa catering sempre utilizzando la produzione. C’è una sinergia straordinaria fra tutte le realtà che Una casa anche per te è riuscita ad aprire.
La commercializzazione è partita dagli amici e dagli amici degli amici, per arrivare ai G.A.S., e di recente alla piattaforma Fuorimercato: è un progetto molto interessante nato da Ri-maflow. «È il nostro prossimo trampolino di lancio – conclude Licia – abbiamo preso nuovi terreni e quest’anno dobbiamo fare il salto.»

Progetti così volano, non saltano.

Marta Pietroboni
marta.pietroboni@cibiexpo.it

 

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