L’ALBICOCCA DELLA VAL VENOSTA

Non solo buono; questo frutto amato fin dall’antichità ha un apprezzabile potere cosmetico.

L’estate è finita da poco ma possiamo trattenere nell’aria il profumo di uno dei frutti più rappresentativi e dolci, approfittando anche delle sue proprietà emollienti, idratanti e nutrienti per trattare al meglio la nostra pelle da poco stressata dall’abbronzatura. Come? Scegliendo i cosmetici naturali ricavati dall’albicocca. Popolari da alcuni anni, sembra aiutino a mantenere la pelle idratata, morbida e luminosa, essendo ricchi di vitamina A, vitamina C e acido linoleico.

 

 

La regione in Italia in cui se ne trovano più varietà (in tutto nel nostro Paese sono oggi 13) è la Campania, dove se ne distinguono 3, ma non è un prodotto solo del Sud. In Alto Adige, elemento storico della gastronomia contadina, c’è infatti l’albicocca della Val Venosta.

Frutto dolce e succoso, dal colore giallo-arancio, cresce e matura tra i 500 e i 1000 metri di altitudine. Grazie all’elevata escursione termica e alle scarse precipitazioni del contesto geografico, ha una fioritura tardiva e matura piuttosto lentamente, cosa che limita gli eventuali danni prodotti sulle coltivazioni dalle gelate invernali ed è probabilmente motivo delle particolari dimensioni medie o grosse che questa albicocca raggiunge. Una volta raccolta, deve essere consumata subito, non essendo adatta a un lungo periodo di conservazione, ma dà il meglio nella trasformazione, grazie all’intensa aromaticità che la contraddistingue.

Impiegata storicamente per la distillazione e la produzione di confetture, oggi è anche componente fondamentale di una linea di cosmetici naturali, la Prunus armeniaca, realizzata dall’azienda austriaca Alpienne in esclusiva per l’hotel Garberhof di Malles Venosta (BZ), che combina la complessa azione dell’albicocca con quella di altre sostanze naturali accuratamente selezionate.

Ogni singolo prodotto è ottenuto grazie a una formulazione naturale di acqua di montagna, ricca di sali minerali, olio d’oliva e componenti lipidici vegetali, essenze ricche di niacina a base di semi di girasole (vitamina B3), acido pantotenico (vitamina B5), tocoferolo (vitamina E), una combinazione di acidi ialuronici vegetali e, quando necessario, amplificatori a base naturale per conservare l’azione vantaggiosa degli antiossidanti notoriamente instabili. E, ovviamente, estratti di albicocca, rigorosamente biologica: nello specifico, viene aggiunto ai prodotti precedentemente descritti – a una temperatura inferiore di 35 °C – olio di nocciolo estratto dalla drupa e spremuto a freddo.

Marta Pietroboni

marta.pietroboni@cibiexpo.it

 

 

 

 

 

 

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