LA PAPPA FATTA IN CASA

Oggi la maggior parte di chi possiede un gatto o un cane utilizza per nutrirli prodotti industriali. Sta scomparendo, ma non per tutti, l’abitudine del fai da te.

Chi decide di alimentare gatti o cani senza ricorrere a scatolette e simili – comunque ottimi prodotti –, se non è sicuro di saperlo fare bene, può consultare il veterinario o un manuale di alimentazione casalinga (ne esistono diversi, corredati da molte ricette).

 

 

 

Partiamo dal gatto: la dieta deve essere facilmente digeribile, appetibile e bilanciata. Oggi esistono integratori minerali e vitaminici per completare le ricette delle pappe fatte in casa.  La quantità di alimento da somministrare varia in base all’età e al peso. In dettaglio: dai 2 ai 4 mesi solo cibo secco, in tutto circa 60 g, suddiviso in 5 porzioni al giorno;  dai 4 ai 6 mesi si aggiungono 10 g di umido, utili per l’idratazione; dai 6 agli 8 mesi fino all’anno di età  3 porzioni di circa 50 g ciascuna. Per il gatto adulto bisogna stare attenti al peso, alle abitudini e al movimento. I pasti dovranno essere non più di 2 al giorno, e si può scegliere se dare solo il secco o anche l’umido. Quest’ultimo deve essere di 40 g per ogni kg del gatto: se pesa 3 kg, sarà di 120 g (40×3). Per il secco, si divide per 3 (120 g diviso 3 = 40g).  Tutto va un po’ ridotto se si tratta di animali sterilizzati. La carne, manzo, pollo, tacchino, o il pesce bianco, come nasello o merluzzo,  devono sempre essere cotti.

Passiamo al cane. Normalmente, un cucciolo dovrebbe mangiare la mattina, a pranzo, nel pomeriggio e a cena,  per passare a 3 pasti al giorno compiuti i 3 mesi e a 2 dai 6 mesi in poi, fino all’età adulta. In generale, si può dire che tutti quelli che svolgono intensa attività fisica, qualunque sia la loro età, dovrebbero mangiare di più dei sedentari. Anche in questo caso, il veterinario di fiducia saprà dare indicazioni precise. La sterilizzazione, di norma, riduce i fabbisogni energetici di circa il 20% sia per i maschi sia per le femmine. Al contrario, aumentano per le femmine in gravidanza o lattazione. Nelle pappe casalinghe si possono utilizzare per esempio pollo, merluzzo o branzino, riso e verdure.

Il fabbisogno di un cane può variare nel corso della vita. È una buona regola pesarli per verificare che l’apporto energetico sia adeguato. L’obesità è molto diffusa. Alcune razze sono più attive e, quindi, necessitano di maggior nutrimento; altre, come i labrador, hanno tendenza ad appesantirsi.

E ricordiamo che, qualunque sia la dieta del padrone, stiamo parlando di animali carnivori.

La redazione

info@cibiexpo.it

 

 

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