Chi non conosce la crema spalmabile al cioccolato e nocciola che ha allietato le nostre merende sin da bambini? Toglietemi tutto ma non la Nutella! È uno degli alimenti più amati e diffusi al mondo, un marchio entrato nell’inconscio quale segno distintivo di una “coccola irrinunciabile”, al punto che pensiamo che questa crema sia sempre esistita. Ma la produzione del primo barattolo risale solo al 1964.
La storia inizia nel 1925 con Pietro Ferrero, pasticciere torinese che, con l’intento di sostentare gli operai che passavano davanti al suo laboratorio, creò un panetto di cioccolato da mangiare a fette con il pane. Nel continuo tentativo di migliorare la ricetta, Pietro, trasferitosi ad Alba durante la II Guerra Mondiale, grazie all’aggiunta di burro di cacao, riuscì a rendere il panetto di cioccolato, battezzato Giandujot, più soffice e facile da affettare.
Fu nella rovente estate del ‘49 che a casa Ferrero si notò il panetto di cioccolato sciogliersi fino a essere spalmabile: nacque così l’idea della SuperCrema, che nel 1962, quando una legge impedì l’utilizzo di superlativi e accrescitivi per i nomi di prodotti alimentari, diventò Nutella (dalla fusione dell’inglese nut, nocciola, e l’orecchiabile suffisso italiano ‘ella’).
Da allora, il successo è cresciuto ovunque, tant’è che il marchio – che conta milioni di appassionati e 11 stabilimenti produttivi in tutto il mondo – è incluso nella top ten dei più forti a livello globale e ha un valore economico stimato di 2,840 miliardi di euro.
Per l’icona italiana del gusto e della dolcezza, a cui ogni anno viene dedicato il World Nutella® Day, non potevano certo mancare i problemi legati alla contraffazione e alla concorrenza sleale. Si ricorda il caso della californiana Nugtella, crema alla nocciola mescolata con marijuana che, oltre al nome pressoché identico, recava sulla confezione anche i medesimi colori. E in Europa una catena di supermercati che aveva messo in commercio una crema spalmabile la cui campagna pubblicitaria screditava la Nutella, ha avuto la peggio solo dopo due gradi di giudizio
La “golosità” dei contraffattori non ha tuttavia limiti e proprio pochi mesi fa, al porto di Gioia Tauro, crocevia di prodotti provenienti da tutto il mondo, la Dogana ha sequestrato mezza tonnellata di Nutella Biscuits contraffatti nascosti in un ingente carico di sostanze stupefacenti. Ultima nota di attenzione anche alle gelaterie, che offrono gelati al gusto Nutella, che spesso Nutella non è! Buona degustazione!
Daniela Mainini
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