Cina 1949: immagini di un sogno nuovo. Settant’anni fa grande solennità e manifestazioni di gioia celebravano la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (RPC). Era il 1° ottobre del 1949. Un momento storico importantissimo, documentato in manifesti che hanno accompagnato la maggior parte degli eventi a partire dall’anno della fondazione della RPC. I manifesti, dai colori accesi e dai temi vivaci, erano considerati un utile strumento per raggiungere tutta la popolazione, anche quella a bassa scolarità, con l’intento di educare, informare e ispirare: ecco come ci si doveva comportare per vivere bene e come avrebbe dovuto essere la vita di un buon cittadino.
Trasmettevano un messaggio positivo e si trovavano ovunque: nelle fabbriche, nei dormitori, nelle abitazioni private, negli spazi pubblici come strade o stazioni, e persino in riviste e giornali. Erano disponibili in grandi e piccoli formati, e alcuni persino sotto forma di francobolli.
La prima mostra in Italia
Oggi, a settant’anni di distanza, arrivano per la prima volta in Italia. Dal 20 al 28 ottobre i milanesi hanno potuto visitare una mostra organizzata dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, in cui sono stati esposti 35 manifesti originali, provenienti da una delle più ampie collezioni al mondo, quella privata del dottor Yang Pei Ming, fondatore dello Shanghai Propaganda Poster Art Centre. Le opere selezionate vanno dal 1949 al 1951, gli anni che rappresentano il periodo cruciale immediatamente successivo alla fondazione della RPC, quando le esigenze della propaganda politica trovano nel profondo tessuto dell’arte popolare uno speciale e felice momento di sintesi.
Ognuno dei 35 manifesti esposti era accompagnato da una scheda di presentazione. Era disponibile, inoltre, un catalogo trilingue italiano-cinese-inglese (ed: Silvanaeditoriale) con gli interventi di alcuni esperti di Cina e di arte, oltre a percorsi tematici all’interno della mostra.
L’esposizione è coincisa non solo nel 70° anniversario della nascita della Repubblica Popolare Cinese, ma anche nel 40° anniversario del gemellaggio tra Shanghai e Milano, e rappresenta un’occasione per riflettere sul rapporto e gli scambi che ci sono stati in questi anni tra le due città e sulle prospettive future di collaborazione.
La mostra ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano, dell’Università degli Studi di Milano e del CARC (Contemporary Asia Research Centre).
Valentina Talia
Istituto Confucio