È senz’altro l’ingrediente ideale per stupire il partner con dei biscotti di San Valentino, colorati in modo naturale di una bella sfumatura di rosso. Questo tubero contiene infatti un pigmento chiamato betanina (E162), sfruttato anche dall’industria alimentare come colorante naturale. Con il suo sapore terroso e al contempo dolciastro, la barbabietola rossa si presta a essere utilizzata in cucina, sia cruda che cotta, per scenografiche preparazioni, dall’antipasto al dolce.
Dal punto di vista nutrizionale è un alimento ipocalorico, ricco di fibre, vitamine (A, B e C), sali minerali e antiossidanti. Tra le vitamine spicca l’acido folico (vitamina B9), la cui assunzione è particolarmente importante in gravidanza. Per via del contenuto di ferro è consigliata ai soggetti anemici, avendo l’accortezza in questo caso di consumarla condita con succo di limone, per una maggiore assimilazione del minerale. Da evitare invece per chi soffre di acidità di stomaco, poiché stimola la produzione dei succhi gastrici, e in caso di calcoli renali, per la consistente presenza di acido ossalico.
Un ortaggio versatile
Tra i banchi del supermercato si può trovare in diverse forme. L’ortaggio fresco e biologico, talvolta con foglie, fa capolino nel reparto ortofrutta con una stagionalità diversa a seconda della zona di coltivazione. Tendenzialmente lo si può reperire da agosto a febbraio. Consumarlo crudo, avendo cura di sceglierlo sodo e non troppo grande, è il modo migliore per conservare inalterate le proprietà nutrizionali di vitamine e sali minerali.
Oltre che come alimento fresco, la barbabietola rossa biologica è disponibile tutto l’anno già cotta e in confezione sottovuoto, pronta al consumo. Si può trovare anche in succo e, in tal caso, è bene stare attenti a eventuali zuccheri aggiunti, dato che già di per sé ne contiene una quantità rilevante. Inoltre, è venduta sotto forma di polvere liofilizzata o all’interno di prodotti come pasta, crackers e cornetti.
Curiosità
Ha diversi nomi comuni: rapa rossa, bietola da orto o da giardino, carota rossa. Era usata in antichità sia come alimento che come medicinale. È alla base del boršč, minestra tipica dell’Ucraina e dell’Europa orientale condita con panna acida. Anche le foglie (biete/bietole) sono commestibili. Il colorante E162 è spesso usato per dare colore agli “affettati” vegani. Per riassumere: la barbabietola rossa biologica è accattivante dal punto di vista estetico, versatile in cucina, con interessante profilo nutrizionale e buona reperibilità: non resta che provarla.
Caterina Marcucci