Risulta difficile pensare all’Italia senza associarla alla bellezza dei suoi paesaggi agrari e alla varietà dei prodotti agroalimentari che il mondo ci invidia. Eppure, nonostante le enormi potenzialità di un settore in continua crescita, sono troppo pochi gli studenti che decidono d’iscriversi agli Istituti Agrari, eredi di una lunga e gloriosa tradizione.
Testimonianze di percorsi di studio orientati al lavoro agrario troviamo già nella piemontese legge Casati del 1859, estesa dopo l’Unità a tutta l’Italia. Nel corso dei decenni, ci sono stati numerosi e non sempre felici tentativi di definire l’identità dell’istruzione tecnica, ma bisognerà aspettare il 1962, anno dell’abolizione delle scuole di avviamento professionale, per assistere all’ingresso a pieno titolo dell’istruzione agraria negli istituti secondari di secondo grado. Oggi, il Diplomato nel settore “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”, nelle tre articolazioni “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio”, “Viticoltura ed enologia”, ha competenze nel campo della organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente”.
Per sostenere l’applicazione delle Linee Guida attraverso specifiche attività di formazione, ricerca, progettazione e scambio di buone pratiche, nel 2011 è nata la Re.N.Is.A (Rete Nazionale Istituti Agrari), di cui sono fondatrice e presidente in carica. Nel corso degli anni, la Re.N.Is.A. ha favorito importanti collaborazioni, mettendo in connessione gli obiettivi educativi della scuola, i bisogni del territorio e le richieste professionali espresse dal mondo produttivo.
In un tempo di profonde trasformazioni, la sfida che ci proponiamo è dunque quella di creare profili professionali capaci di coniugare la necessaria specializzazione tecnica e l’apertura ad altri ambiti del sapere. In questo senso, la collaborazione con CiBi – grazie alla quale, a partire dal prossimo numero, i nostri studenti potranno raccontare le numerose e talvolta straordinarie attività che si svolgono all’interno degli Istituti Tecnici Agrari italiani – rappresenta un’occasione preziosa per allenare il pensiero alla complessità, acquisire pratiche di lavoro interdisciplinare, consolidare competenze specifiche da mettere al servizio di questioni cruciali quali sostenibilità, sviluppo, innovazione. Un’occasione per costruire il futuro.
Professoressa Patrizia Marini
Dirigente scolastica ITA “Emilio Sereni”, Roma
Presidente Re.N.Is.A.