INTEGRATORI VITAMINICI E MINERALI: NO AL FAI DA TE!

Partiamo dalla regola principale: è altamente sconsigliato il fai da te! L’assunzione di sali minerali e vitamine tramite integratori, bevande o prodotti erboristici è largamente sponsorizzata in spot e in riviste commerciali, ma in realtà occorre fare attenzione, poiché si tratta di molecole che incidono moltissimo sull’equilibrio interno dell’organismo.

 

 

 

 

Un esempio significativo è la pompa sodio-potassio, la quale regola il trasporto attivo del glucosio e di moltissime altre molecole e ioni (come il calcio) all’interno delle cellule, ne mantiene l’equilibrio osmotico e, soprattutto, è alla base del meccanismo di trasmissione dell’impulso nervoso in tutto il corpo. Immaginate le conseguenze in caso di scompensi dei due sali minerali!

 

Ed è solo un esempio del pericolo che si corre a fronte di eventuali sbilanci (in difetto o in eccesso). Quindi, sì all’integrazione, se necessaria e, soprattutto, con la guida di un esperto che conosca le reali esigenze dell’organismo e della singola persona.

 

Proseguendo la panoramica sui principali minerali e sali minerali presenti nel corpo umano, citiamo due dei più importanti oligoelementi e le loro funzioni:

 

– lo Iodio. È un componente fondamentale degli ormoni tiroidei e la tiroide è l’organo deposito dello iodio stesso. Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo determinante nel metabolismo delle cellule e nell’accrescimento e sviluppo degli organi, soprattutto del cervello. Per questo, un deficit di iodio in gravidanza rallenta l’attività metabolica di tutte le cellule del feto, sino a portare a un ritardo mentale irreversibile.

 

Lo iodio è assorbito per via alimentare e lo troviamo soprattutto in crostacei, molluschi, pesci di mare e sale iodato. La cottura ne altera il contenuto e vi sono alimenti che ne riducono fortemente l’assorbimento, in particolare il cavolo, i cavolini di Bruxelles, le rape e la colza. L’RDA (Recommended Daily Allowance) – dose giornaliera raccomandata, ndr – è di 150 mcg/gg. A fronte di carenza, è possibile incorrere in gozzo e ipotiroidismo.

 

– il Rame. Interviene nella formazione dei globuli rossi e del tessuto connettivo, nei meccanismi antiossidanti, nella mineralizzazione delle ossa e nella pigmentazione della pelle e dei capelli. Lo troviamo ampiamente in cioccolato fondente, noci, ostriche, frutti di mare, interiora di molti animali e tè. L’RDA è pari a 0,9 mg/gg. In caso di carenza si incorre in problematiche quali anemia, leucopenia, alterazione di pelle e capelli e osteoporosi. Sono a rischio di carenza i soggetti con scarsa assunzione di proteina o eccessivo introito di zinco, tuttavia nell’uomo è assai rara.

 

Andrea Fossati

ed Elisabetta Amoruso

fossatiandrea@centroemmea.it

wwww.centroemmea.it

 

 

 

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