IL SUPERMERCATO DEL FUTURO

Il “Supermercato del Futuro” aperto da Coop in via Friedrich Von Hayek 4 (Bicocca Village) il 6 dicembre 2016, altro non è che la forma compiuta dell’idea nata e sperimentata in occasione di Expo Milano 2015 – Nutrire il pianeta, energia per la vita. In continuità con il progetto di Carlo Ratti, l’architetto italiano che insegna al MIT, Massachusetts Institute of Technology, è stato fabbricato un negozio high-tech il cui obiettivo è mettere al centro dell’esperienza d’acquisto, attraverso un uso intelligente delle nuove tecnologie, il recupero delle relazioni: tra chi compra e chi vende, tra chi compra e lo spazio, tra chi compra e chi compra.

 

 

supermercato futuro

Fortunato Della Guerra, responsabile del settore progettazione di INRES, il Consorzio Nazionale creato dalle Cooperative di Consumatori per la progettazione architettonico-impiantistica e per la realizzazione delle strutture commerciali, ci ha accompagnato a fare un giro, tra prodotti e realtà aumentata (cioè arricchita, rispetto a quanto possiamo percepire con i sensi, grazie a vari dispositivi elettronici).

 

Il progetto

 

Della Guerra ci spiega che il progetto è partito da alcuni obiettivi:

  • visibilità, permettere a tutti di vedere meglio possibile quello che è esposto, progettando scaffali e banchi bassi;
  • libero servizio, dare autonomia di movimento e scelta al consumatore e un orario d’apertura largo (dalle 8 alle 21, sette giorni su sette);
  • accesso alle informazioni, mettere a disposizione di tutti, attraverso l’impiego di nuove tecnologie, notizie importanti sugli articoli proposti. Basterà indicare con la mano il prodotto di interesse per scoprirne stagionalità, dati nutrizionali, provenienza… Con un’importante novità rispetto a Expo: queste informazioni non saranno disponibili solo per i prodotti a marchio, ma per tutti i 6.000 articoli del supermercato!

L’iter di progettazione è stato velocissimo. Scelta la location da Coop Lombardia nel dicembre 2015, fatta a maggio la progettazione esecutiva e a luglio le gare, a settembre sono iniziati i lavori e a dicembre 2016 le porte vengono già aperte al pubblico.

Interessante ci sembra sicuramente la “dataviz”, contrazione per data visualization, una rappresentazione grafica delle informazioni. I maxi-schermi che occupano la parte alta della parete di fondo e che oggi propongono i valori Coop (estetica, trasparenza, convenienza, rispetto e bontà), racconteranno, aggiornandosi continuamente, le tendenze delle vendite: che cosa stanno comprando gli altri clienti, quelli che sono venuti prima di me? Qual è l’origine di prodotto preferita?

E per restare in tema “tecnologia”, il supermercato del futuro è pronto per leggere le etichettature a 14 barre, un codice che aprirà nuove, infinite possibilità di implementazione informativa…

Ancora nessuno però sa quando effettivamente diventerà realtà.

 

Le novità

 

L’assortimento prodotti è quello classico di uno store di Milano di dimensioni simili, potenziato dall’inserimento di tutti i prodotti a marchio Coop.

La novità consiste invece nella programmazione di una serie di appuntamenti periodici, per esempio delle campagne mensili con i fornitori più importanti, che raccontino prodotti, processi produttivi, esperienze. L’intenzione alla base di questa iniziativa, per la quale sono state progettate all’interno del supermercato tre aree ad hoc, è dare forza al tema del negozio, e cioè la trasparenza nella scelta delle materie prime.

E la comunicazione? Come sta cambiando, in ragione delle trasformazioni vissute da architettura, estetica e tecnologia dei luoghi d’acquisto? Alessandro Serra, responsabile appunto della comunicazione di Coop Italia, è stato molto sintetico e chiaro: deve diventare un’esperienza sempre più piacevole, garantendo al consumatore più informazione, più trasparenza, più conoscenza. «Dopo 13 anni abbiamo cambiato anche il layout di rivestimento del prodotto a marchio. Dal bianco e blu standard siamo passati a un packaging con molte declinazioni grafiche, più accattivante, capace di valorizzare il singolo prodotto. Per molti anni abbiamo puntato su un imballaggio omogeneo, con l’intenzione di rafforzare la riconoscibilità Coop. Oggi, ritenendola altissima, ci siamo potuti permettere di dare carattere, colore e personalità ai singoli prodotti».

 

Ne vale la pena

 

Un giro vi consigliamo sicuramente di farlo: lo spazio è scintillante, ordinato, luminoso. Oltre ai 900 mq di supermercato, ce ne sono circa 200 dedicati alla ristorazione: self service e un banco da caffetteria, la cui forza sta nella semplicità e nella qualità delle materie prime.

Se però siete pigri o avete poco tempo, non disperate! Potrete ovviamente fare la spesa online oppure sfruttare il servizio Coop Drive: acquistare da casa e fare un salto veloce per ritirare la spesa, entro 2 ore.

 

Marta Pietroboni

 

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