CONOSCERE GLI ALIMENTI – IL RADICCHIO

Croccante e un po’ amarognolo, venato di rosso scuro, il radicchio non passa certo inosservato sui banconi di frutta e verdura. Una bella nota di colore nella brutta stagione, che però non è del tutto naturale… La colorazione rossa delle foglie è infatti ottenuta grazie a particolari operazioni di forzatura e imbianchimento: i cespi vengono fatti crescere in assenza di luce, in modo da avere foglie praticamente senza clorofilla che mettono così in evidenza le note rosse e risultano anche più croccanti e meno fibrose di quelle della cicoria normale.

 

 

 

Un buon “amaro”

 

Grazie a questo procedimento di coltivazione il radicchio rosso si arricchisce anche di particolari sostanze amare che gli donano delle specifiche proprietà digestive e depurative. Questi principi amari (glucosidi) unitamente all’acido dicaffeil-tartarico, attivano la funzionalità epatica, agiscono sulla vescica biliare favorendone la contrazione e lo svuotamento, e facilitano anche la secrezione dei succhi gastrici accelerando la digestione e stimolando l’appetito.

 

Un potente antiossidante

 

Che dire poi del suo alto potere antiossidante! Il merito è di quei particolari composti polifenolici (antociani) che, oltre a donargli il bel colore rosso, sono in grado di ostacolare la formazione dei dannosi radicali liberi. A tal proposito, secondo una ricerca condotta presso la facoltà di farmacia dell’Università di Pavia, il radicchio
avrebbe una buona capacità di contrastare l’invecchiamento dei tessuti.

 

Tanti sali e vitamine

 

Buona fonte di vitamine A e C, presenti in discreta quantità nelle foglie, e di preziosi sali minerali, il radicchio è un vero e proprio aiuto per remineralizzare l’organismo durante il periodo invernale e mantenere anche al giusto valore la pressione. Due etti di radicchio, forniscono infatti ben 480 mg di potassio (quanti ce ne sono in una grossa banana) e solo 20 mg di sodio, inoltre, apporta calcio e fosforo in quantità paragonabile a quella di un bicchiere di latte.

 

Poche calorie

 

Il radicchio poi, è assolutamente perfetto se si segue un regime ipocalorico: una porzione da 200 g apporta solo 26 kcal (la stessa quantità di mezzo cucchiaino di olio!), e fornisce la bellezza di 6 grammi di fibre, un quinto di tutte quelle che occorrono nella giornata, regalando anche un piacevole senso di sazietà. Come ogni verdura, il radicchio mantiene meglio le sue virtù mangiato crudo, in insalata oppure in pinzimonio, ma non perde molto dei suoi principi nutritivi anche se viene cotto.

 

 

 

Un aiuto al diabete

 

Poco calorico, depurativo, digestivo, ricco di sali e di antiossidanti, il radicchio è buono anche per chi soffre di diabete. Non solo può essere consumato senza problemi grazie al fatto che è povero di zuccheri e non contiene praticamente grassi, ma diversi esperimenti hanno dimostrato che il radicchio possiede anche la proprietà di abbassare la curva glicemica. In pratica, se mangi radicchio durante un pranzo con portate di cereali o patate, la quantità di glucosio nel sangue si alza più lentamente e si mantiene più a lungo.

 

Tanti tipi, tutti buoni

 

Dall’ortolano puoi trovare due “famiglie” di radicchi: quelli rossi e quelli variegati. I radicchi rossi hanno le foglie di colore variabile dal rosso intenso al rosso carminio con una grossa nervatura centrale bianca, mentre i radicchi variegati presentano foglie di colore rosso e bianco con striature verdi-giallastre sul fondo, e la nervatura centrale meno sviluppata. Sono tutti eccellenti e vantano più o meno le stesse caratteristiche nutritive. Nella scelta, quindi, puoi sbizzarrirti come vuoi: tra le varietà principali di radicchi rossi puoi scegliere il Rosso di Treviso, dalla forma allungata (ha persino ottenuto il prestigioso marchio europeo IGP), oppure il Rosso di Verona, o il Rosso di Chioggia, fatto a palla. Se invece preferisci i variegati, prova il Variegato di Castelfranco (anche lui marchiato IGP), oppure, l’altrettanto buono Variegato di Chioggia.

 

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