26 Agosto 2014. Questa è la data di una svolta memorabile nella storia del Parco Ticinello. In questa data l’Amministrazione Comunale è riuscita a concludere una vertenza venticinquennale assicurando alla Città di Milano la proprietà della Cascina Campazzo, cuore di un progetto-pilota che vede nell’integrazione tra agricoltura e città un valore aggiunto alla qualità della vita.
Dopo 25 anni di vicende anche drammatiche che avrebbero potuto mettere la parola fine alle speranze di vedere realizzato il tanto sognato Parco Agricolo-Urbano, perseguito con tenacia dai cittadini insieme all’ Associazione Parco Ticinello e alle Famiglie degli agricoltori della Cascina Campazzo, l’Assessorato alla Pianificazione del Territorio, retta dal vicesindaco Ada Luisa De Cesaris, è riuscita là dove mezza dozzina di Amministrazioni cittadine aveva fallito.
In tutti questi anni, nonostante i continui tentativi (sfratti, azioni di disturbo, intimidazioni) escogitati da una proprietà particolarmente insensibile ai bisogni reali della città di Milano, la Cascina Campazzo è stata luogo di attività aperte al pubblico, visite didattiche per scuole di ogni grado, convegni sulla cultura del territorio, conferenze sul cibo e sulla tipicità della campagna del Sud milanese. I cittadini si sono sempre più avvicinati alla realtà del parco attraverso svolte le feste campestri che segnano il calendario delle stagioni agricole, i concerti, le letture, l’organizzazione di gite in bicicletta o di passeggiate lungo i viali alberati che attraversano gli 88 ettari del Parco.
Stagione dopo stagione, il Parco Ticinello con le sue modeste ma tenaci infrastrutture organizzative (Associazione, Comitato cittadino, Punto Parco Sud, ecc) ha tenuto fede alla propria vocazione di cerniera tra città e campagna consapevole di rappresentare un esempio vitale di convivenza tra produzione agricola e fruizione del verde da parte della cittadinanza. Un valore ancora più prezioso se si tiene conto che questa presenza di “agricoltura in città” dista poco più di 3 chilomteri in linea d’aria dal Duomo e che vi si accede direttamente da una fermata della linea 2 della metropolitana milanese.
L’acquisizione della proprietà della Cascina Campazzo da parte del Comune (insieme all’ operazione appena compiuta di messa in sicurezza delle coperture a coppi delle stalle e dei grandi portici dell’Azienda Agricola della famiglia Falappi) è un beneficio che si riflette su tutta la comunità rendendo la vita in città più completa, sicura e piacevole.
Questo è anche il risultato di un lungo lavoro sostenuto dal basso e portato avanti con spirito comunitario, che ha trovato sbocco finalmente grazie all’attuale sensibilità dall’Amministrazione riguardo l’agricoltura vista come una risorsa per tutto il territorio.
Durante tutto questo tempo non si è mai perso di vista l’obbiettivo finale che era quello di dar corpo e di offrire contenuti ad un Progetto di Parco Urbano Agricolo disegnato sulla carta negli anni ’80 , privo di un preciso ruolo nei confronti della città.
Questo passaggio amministrativo inaugura una nuova visione politica del rapporto città/campagna recuperando una antica tradizione che vedeva nelle due realtà non due interessi separati o in contrapposizione ma l’ occasione di quella preziosa integrazione, che è stata la base della ricchezza di Milano.
BREVE STORIA
- Viene adottata il “ Piano Casa” variante di Piano Regolatore che prevede la realizzazione del Parco Agricolo Urbano del Ticinello ( 94 Ha di superficie con due cascine: Campazzo e Campazzino).
- Successivamente viene poi approvato il primo progetto del Parco.
1997: Viene approvato un secondo progetto del Parco
2004: Il Comune acquisisce tramite esproprio 42 Ha e la cascina Campazzino
2014: Il Comune acquisisce la cascina Campazzo
Andrea Falappi