Una proposta interessante viene da Idro Group, un consorzio di aziende attivo negli impianti di depurazione delle acque e di biofiltrazione dell’aria (un trattamento che degrada i composti inquinanti grazie all’azione di microrganismi aerobici, cioè che hanno bisogno di ossigeno per sopravvivere), nonché nel recupero di energia attraverso le biomasse. Michele Benedetti, Amministratore Unico di Idrodepurazione srl, una delle società del Consorzio, racconta il progetto del suo gruppo, il Progetto IdroSerra.
Come nasce il Progetto IdroSerra?
È un progetto-pilota, frutto di alcuni studi condotti sul tema delle nuove tecnologie applicate a un’agricoltura sostenibile. Abbiamo lavorato in passato per la cooperazione internazionale con l’ONU e l’UNICEF. Da loro abbiamo preso lo spunto per far nascere questo progetto che stiamo gestendo in collaborazione con altri partner: la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano per le energie rinnovabili, il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano per la sostenibilità economica e il Milan Center for Food Law and Policy per l’individuazione delle aree nelle quali avviare il progetto e la ricerca di finanziatori internazionali.
Come funziona una serra idroponica?
Le piante sono contenute in vaschette e hanno le radici in acqua. Vengono irrorate periodicamente con una soluzione fertilizzante sterilizzata che protegge l’ambiente da batteri e parassiti. L’acqua in circolazione viene riutilizzata in un ciclo continuo, con l’aggiunta solo di quella parte di acqua che le piante hanno naturalmente assorbito nella crescita. L’anidride carbonica viene recuperata e reintrodotta nella serra per accelerare l’assorbimento delle piante. L’ambiente è protetto e può essere riscaldato da energia fotovoltaica o prodotta da biomasse. Le piante crescono rigogliose e offrono produzioni 6 volte più elevate rispetto alle coltivazioni tradizionali. Si possono coltivare frutta e verdura ricche d’acqua: pomodori, cetrioli, fragole, mirtilli, meloni e verdure a foglia. In pratica, l’orto in serra.
Dove realizzerete il vostro progetto-pilota?
Abbiamo individuato alcuni Paesi in Africa che hanno messo a disposizione i loro terreni: il Kenya, lo Zambia, l’Egitto. Questo progetto-test è utile per avviare una prima riflessione. Il nostro obiettivo non è tanto studiare le nuove tecnologie, ma mettere a sistema un modello gestionale-economico-organizzativo che possa essere replicato in altri Paesi.
Acqua, energia, cibo, lavoro, sicurezza economica: sono le parole chiave che racchiudono un progetto capace di passare in breve tempo dalla visione alla realtà.
Marina Villa
I numeri del Progetto IdroSerra
Un sistema idroponico ad alto rendimento composto da:
4 serre, ciascuna lunga 90 metri
Superficie totale: 3.000 mq
Produzione annua: 90.000 kg di frutta e verdura
Posti di lavoro creati: 20
Persone nutrite: 650
Risparmio di acqua: 70%
Carta d’identità
Idro Group
Via Comina 39
20831 Seregno
Tel. 0362 2751.1
E-mail: info@idrogroup.net
wwwi.idrogroup.net