E’ aperta dal 19 dicembre 2014 e durerà fino al 29 marzo prossimo una bella mostra sui “lavoratori del cibo”: nello specifico, i tanti braccianti che nel secondo Dopoguerra esercitavano i mestieri tipici delle cascine milanesi, famigli, bergamini, cavallanti, braccianti e mondine, nell’idea di far conoscere l’identità culturale lombarda attraverso le condizioni di vita e di lavoro di questi lavoratori.
L’esposizione è promossa da Comune di Milano Cultura, Polo Musei Storici e Musei Archeologici, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca, ed è realizzata da Archivio del Lavoro e Archivio storico della Same-Deutz Fahr con il contributo di Regione Lombardia e di CGIL FLAI – Federazione Lavoratori Agroindustria e il patrocinio del Comitato Scientifico EXPO 2015; CGIL – Camera del Lavoro di Milano e della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, nell’ambito di Milano Cuore d’Europa e in omaggio al tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
Inaugurata ieri giovedì 18 dicembre, presso gli spazi espositivi al pianoterra di Palazzo Moriggia, Museo del Risorgimento, s’intitola “I LAVORATORI DEL CIBO. Un racconto attraverso fotografie, parole e documenti” (www.lavoratoridelcibo.it)
Il percorso tematico della mostra ben si sposa con il tema dell’esposizione internazionale, non tuttavia in funzione puramente rievocativa. Oltre ad affrontare in chiave storica i mestieri della campagna, la mostra stimola interessanti riflessioni sulle condizioni di vita e di lavoro nell’Italia della seconda metà del XX secolo, sull’acquisizione dei diritti attraverso le battaglie sindacali e, infine, sul processo di motorizzazione e innovazione delle campagne. Il materiale esposto, sia fotografico sia documentale, è inedito e inesplorato, pertanto in linea con l’intento di riscoprire un patrimonio storico e culturale di prestigio. La documentazione storica proviene dall’Archivio del Lavoro e in particolare dal fondo del fotografo Silvestre Loconsolo e dalle carte della Federbraccianti. Completano l’impianto generale documenti e filmati dell’Archivio storico della Same-Deutz Fahr, indispensabili per descrivere la motorizzazione delle campagne.
Il percorso tematico della mostra ben si sposa con il tema dell’esposizione internazionale, non tuttavia in funzione puramente rievocativa. Oltre ad affrontare in chiave storica i mestieri della campagna, la mostra stimola interessanti riflessioni sulle condizioni di vita e di lavoro nell’Italia della seconda metà del XX secolo, sull’acquisizione dei diritti attraverso le battaglie sindacali e, infine, sul processo di motorizzazione e innovazione delle campagne. Il materiale esposto, sia fotografico sia documentale, è inedito e inesplorato, pertanto in linea con l’intento di riscoprire un patrimonio storico e culturale di prestigio. La documentazione storica proviene dall’Archivio del Lavoro e in particolare dal fondo del fotografo Silvestre Loconsolo e dalle carte della Federbraccianti. Completano l’impianto generale documenti e filmati dell’Archivio storico della Same-Deutz Fahr, indispensabili per descrivere la motorizzazione delle campagne.
“I documenti e le fotografie esposte in mostra raccontano una storia che non è patrimonio della sola CGIL, ma dell’Italia intera” – spiega Debora Migliucci, Direttore dell’Archivio del Lavoro – “un’Italia che le giovani generazioni conoscono attraverso i libri di storia, ma che fino a pochissimi decenni fa costituiva lo scenario naturale dei nostri nonni, se non dei nostri genitori, vera forza motrice di una nazione ansiosa di riscatto dopo il trauma della guerra”.
Fonte: Chiamamilano
Informazioni
Apertura al pubblico dal 19 dicembre 2014 al 29 marzo 2015
Spazi al pianoterra di Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, Via Borgonuovo 23, Milano
martedì – domenica, 9.00-13.00 / 14.00-17.30
tel. +39 02 884 64177 – 64173 | c.museorisorgimento@comune.milano.it
www.lavoratoridelcibo.org | www.civicheraccoltestoriche.mi.it
Ingresso libero