I DOLCIFICANTI AIUTANO A DIMAGRIRE

Lo credono in molti, ed è comprensibile: se 10 g di zucchero danno 40 Kcal e una quantità minima di dolcificante nemmeno 1, garantendomi la stessa dolcezza, perché non si dovrebbe dimagrire?

Eppure, è proprio così. È addirittura l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a sconsigliare l’uso dei dolcificanti a chi li assume per perdere peso. E non solo perché il consumo abituale di questi prodotti è inutile, ma anche perché può comportare qualche effetto indesiderato sulla salute…

 

 

 

Lo si legge nelle nuove linee guida dell’OMS, stilate sulla base di oltre 500 studi scientifici che dimostrano come l’utilizzo di dolcificanti alternativi allo zucchero non offra, sul lungo periodo, nessun beneficio nel ridurre il peso corporeo di adulti e bambini, ma si associ, sempre sul lungo periodo, a un maggior rischio di mortalità negli adulti e aumenti le probabilità di ammalarsi di diabete di tipo 2 e di incorrere in disturbi cardiovascolari.

Sono tanti i dolcificanti non zuccherini considerati negli studi analizzati dall’OMS: l’aspartame, l’acesulfame K, la saccarina e i ciclammati sono tra quelli sintetici più usati, ma molte ricerche hanno preso in considerazione anche dolcificanti naturali come la stevia e i suoi derivati. E sono diverse anche le ipotesi avanzate per spiegare l’inefficacia dei dolcificanti per perdere peso. Per alcuni studiosi, l’organismo umano, abituato da millenni ad associare il gusto dolce agli zuccheri come importante fonte di energia, si sentirebbe “ingannato” nell’assumere alimenti dolci che invece di calorie non ne danno, e sarebbe naturalmente spinto a cercare poi l’energia che si aspettava, scegliendo istintivamente alimenti più calorici durante i pasti. Senza dimenticare che mettere il dolcificante nel caffè per alcuni ha l’effetto di sentirsi “virtuosi” e giustificati nel concedersi poi qualche extra di troppo a tavola…

Quali che siano le ragioni, è un fatto dimostrato che i dolcificanti non aiutino a perdere peso, e c’è concordanza tra i nutrizionisti che una via decisamente più efficace sarebbe quella di abituarsi semplicemente a ridurre il consumo di alimenti dal sapore dolce, a prescindere dal fatto che questa dolcezza derivi da zucchero o dolcificanti. Una sola eccezione può riguardare chi già soffra di diabete conclamato, nel qual caso, non volendo rinunciare al dolce, l’impiego moderato dei dolcificanti non zuccherini può risultare utile al controllo della glicemia. Ma non a dimagrire.

Giorgio Donegani

www.giorgiodonegani.it

 

 

 

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