“Ora è nella notte il momento delle streghe, quando i cimiteri sbadigliano e l’inferno stesso alita il contagio su questo mondo”.
Dall’ Amleto di William Shakespeare
Streghe, mostri, scheletri, zombi, zucche ecco le parole chiave della notte dei morti. Halloween è la ricorrenza che si celebra la notte del 31 ottobre, è nota, più o meno, a tutti. Facciamo un po’ di chiarezza sulle sue origini. Iniziamo dal termine, che deriva dallo scozzese,“All Hallow-even”, ovvero in inglese arcaico “All Hallow’s Eve”: Eve of All Saints, la Vigilia di Ognissanti.
È quindi una ricorrenza di origine celtica e non americana come tanti credono. Certo è che gli americani ne hanno notevolmente influenzato la tradizione, fino a diffonderla in moltissimi Paesi. Le sue radici risalgono alla festa antica del Samhain, il Capo- danno Celtico nato per solennizzare la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Celebrata attraverso rituali che prevedevano ringraziamenti per i frutti raccolti nella bella stagione, questa festa rappresentava un momento di passaggio, in cui la linea di separazione tra il regno dei morti e quello dei vivi era così sottile da far entrare i due mondi in comunicazione.
Da un punto di vista storico, un breve accenno va fatto anche ai Romani, per i quali questo giorno coincideva con la celebrazione dei morti. Gli stessi cristiani, successivamente, l’istituirono ufficialmente il 2 novembre, ovvero il giorno successivo a Ognissanti. Nel corso del tempo, questa festività ha subito diverse evoluzioni fino a trasformarsi nella nottata di mostri e streghe. Moltissime sono le sue manifestazioni: dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini mascherati, alle maratone di zombi.
Iniziamo il nostro viaggio mostruoso in Irlanda, dove tutto è cominciato. Ci si traveste da fantasmi, streghe, scheletri e altre creature agghiaccianti. I bambini girano di casa in casa, bussando alle porte e recitando la formula “trick-or- treat” (dolcetto o scherzetto), con la quale invitano gli abitanti a offrir loro dei dolcetti: unica possibilità che hanno per evitare di essere vittime di scherzi paurosi. Il protagonista delle tavole irlandesi è il Barmbrack, un tipico dolce di frutta (pane dolce con uva sultanina e uva passa), con un tocco di muschio.
l primato dei festeggiamenti va al Messico: il Dia de los Muertos viene celebrato con dolci e tequila a volontà dal 31 ottobre al 2 novembre. Le donne indossano la maschera tipica, la Catrina, con un make-up che riproduce un teschio con fiori e disegni.
In Italia, i bambini si travestono e bussano di casa in casa recitando “dolcetto o scherzetto”. Insieme ai dolci tipici, sulle nostre tavole non può mancare il vino rosso, il Sangue di Giuda: un nome, una garanzia. In Calabria, a Serra San Bruno, Halloween si celebra da sempre. I bambini intagliano le zucche e girano per le case chiedendo qualche soldo che servirà a comprare i fiori da portare il giorno seguente sulle tombe dei propri cari.
Anche la Germania ama festeggiare la notte dei morti viventi. Nella capitale, in particolare, tantissimi sono gli eventi organizzati: la Camminata degli zombi; una “paurosa”, e divertente, corsa a Berlino lunga 5 km di streghe, mostri, vampiri con, a seguire, una festa con musica mistica e dolcetti tipici. La Notte dell’orrore è un festival di zombi, assassini, fantasmi e di giochi che si colorano di tinte macabre. Nella notte di Halloween è bene nascondere i coltelli per non ferire gli spiriti che tornano sulla terra.
In Austria, l’idea è quella di nutrire le anime dei morti, e così si lasciano del pane e dell’acqua sulla tavola prima di andare a dormire.
In Belgio, in memoria di amici e parenti, le città vengono illuminate da candele. È fondamentale, in questa notte, fare attenzione ai gatti neri, che non devono assolutamente attraversarti la strada.
Durante il Teng Chieh, l’ Halloween cinese, acqua e cibo vengono messi accanto alle foto di amici e parenti defunti. Le lanterne illuminano tutto il Paese per simboleggiare il viaggio dei morti verso casa.
Negli Stati Uniti, moltissimi sono gli eventi organizzati per questa ricorrenza. La tradizione vuole che si decorino, rigorosamente a tema, i portabagagli delle auto. I bambini, travestiti, festeggiano nelle scuole con dolcetti e caramelle. Recentemente sono state organizzate anche delle corse in costume: le Halloween Runs. Per esempio, vicino a New York, “paurosa” è la Halloween 10k di Sleepy Hollow con cavalieri decapitati e cavalli infernali. La Graveyard Run, la corsa di Kansas City, invece, attraversa i cimiteri. A Los Gatos Creek, in California, un percorso è interamente dedicato agli zombi. A Salem, in Massachusetts, città teatro nel XVII secolo di una caccia alle streghe, questa festività ha assunto dimensioni talmente grandi da essere festeggiata per un mese intero. Un calendario fittissimo di eventi mostruosamente stregati: spettacoli di fantasmi, di magia e caccia al tesoro. Protagonista indiscussa delle tavole americane è la zucca, usata per zuppe o torte, insieme alla mela caramellata.
Alessandra Meda