Un espediente per non dire di qualcuno: “è proprio brutto”. Comunque, che i denti siano perfetti o no, tutti li vorremmo sani e bianchi. Tra cibo e denti c’è una relazione strettissima: tutto quello che mangiamo e beviamo entra infatti con la dentatura. Ma alcuni alimenti sono pericolosi per la salute orale, mentre altri sono neutri o addirittura benefici. La funzione dei denti è nota; struttura, morfologia e anatomia forse meno.
Cuore morbido e scorza dura, nonché forme variabili a seconda del ruolo che hanno nella masticazione, sono composti da diversi tipi di tessuti. Lo smalto, all’esterno, il tessuto epiteliale più duro del corpo umano, è composto al 96% da minerali; poi, la dentina – la sostanza giallognola, in parte organica e in parte inorganica, che emerge quando lo smalto si rovina, e che costituisce la vera e propria struttura del dente – e, infine, la polpa, un tessuto connettivo in cui passano terminazioni nervose e vasi sanguigni. Questi 3 strati compongono la parte visibile del dente, detta corona, ma a contatto con la gengiva c’è anche il colletto, fascia molto delicata perché sottile, attorno al quale è facile si depositi la placca batterica. Per finire, le radici, che affondano nell’osso della mandibola e della mascella e ancorano i nostri denti. Polpa dentale e dentina proseguono nelle radici del dente, ma non sono più protette da smalto, bensì da un tessuto particolare, sottile ma resistente, chiamato cemento.
Come preservare al meglio, quindi, questi particolarissimi elementi del nostro corpo? Facendo attenzione a specifici componenti dei cibi e al tempo in cui li teniamo in bocca. Acidi, amidi e zuccheri sono pericolosi, e maggiore è il tempo di masticazione o suzione più alto è il rischio di produrre danni. Per questo, dovremmo limitare al massimo il consumo di caramelle, perché dolci; di bibite gassate, perché acide; di bevande alcoliche, perché riducono la salivazione e quindi la naturale pulizia orale; di tè e caffè, che macchiano lo smalto; di patatine fritte in busta, perché ricche di amidi.
È indispensabile lavar bene i denti dopo il consumo di agrumi – acidi –, di succhi di frutta – dolci – e di frutta disidratata – viscosa. Cerchiamo di avere una dieta varia e di assumere i minerali e le vitamine di cui anche i nostri denti hanno bisogno. E, quindi, calcio, fluoro, fosforo, magnesio e zinco: cioè, latte e derivati, pesce, frutti di mare, cereali, semi oleosi, legumi, frutta secca e frutta fresca, kiwi e mirtilli su tutti.
Alcuni suggerimenti
Come si legge sul sito L’ Osservatorio per la Dieta Mediterranea, strumento nato per tutelare, promuovere, oltre che valorizzare, il capitale culturale della Dieta Mediterranea: i formaggi, contenendo fosfato, calcio e proteine, aiutano a riequilibrare il pH del cavo orale, neutralizzando gli acidi della bocca con il loro effetto corrosivo, e insieme a rinforzare lo smalto. I batteri buoni dei cibi fermentati contrastano l’azione di quelli responsabili delle carie; lo stesso fanno le fibre di diversi tipi di frutta e verdura che, aumentando la produzione di saliva, aiutano la pulizia del cavo orale e quindi l’eliminazione dei batteri dannosi. L’ acido folico delle verdure a foglia verde protegge e cura le gengive. E l’acqua è, ovviamente, la bibita da preferire.