GLI 007 DEL WEB

Non finzione cinematografica ma realtà digitale.

“Il nostro marketing è… l’arte di far trovare subito alla gente quello che proponi, e continuare a farti amare nel tempo”.

L’affermazione è di Andrea Cappello, CEO WMR Group a Campolongo Maggiore, comune della città metropolitana di Venezia.  Lo Studio Cappello è un’agenzia di digital marketing. Si tratta di una vera eccellenza del web, che vanta oltre 10 milioni di visualizzazioni giornaliere, tanto da essere riconosciuta, anche a livello internazionale, dai giganti della tecnologia.

 

 

Curiosamente chiamati “gli 007 della rete”, i professionisti dello studio operano un digital marketing d’avanguardia con approccio data-driven (guidato dai dati) e una tecnologia avanzata attraverso la quale sono in grado di prevedere e anticipare comportamenti e desiderata degli utenti della rete.

Come gli investigatori scoprono aspetti nascosti nelle vite degli indagati, i professionisti del web riescono a raccogliere informazioni precise e dettagliate, che, rielaborate, serviranno per una comunicazione mirata ed efficace. Sono proprio loro a realizzare gli annunci in cui ci imbattiamo quando navighiamo sulla rete.

Conoscere i desideri e le necessità del potenziale consumatore permette di anticiparne le intenzioni di acquisto e di raggiungerlo attraverso un messaggio personalizzato che, con buona probabilità, non lo infastidisca ma susciti in lui attrazione e interesse.

In quest’ottica è di fondamentale importanza il fenomeno del customer journey, ovvero il percorso che l’utente segue online fino all’acquisto. Questo “viaggio” include diversi passaggi che consistono in una preliminare ricerca, denominata “top of the funnel” (significato letterale: parte iniziale dell’imbuto), di informazioni e recensioni, seguita dal confronto in termini di prezzi e/o di altri prodotti.

In ciascuno di questi momenti, l’utente lascia dati potenzialmente utili per essere rielaborati e usati per l’implementazione di un database all’interno del quale inserire profili personali in modo dettagliato. Questo è l’approccio data-driven, ovvero guidato dai dati che verranno usati per decisioni strategiche e operative del marketing.

Lo Studio Cappello segue l’utente nel suo “viaggio” proponendogli grafiche e testi customizzati, ossia personalizzati, a seconda del momento in cui si trova. In questo contesto, diventa quindi fondamentale la mappatura del percorso di acquisto: processo attraverso il quale si crea una rappresentazione visiva delle interazioni dell’utente con eventuali brand.

Questo è il momento denominato analisi della VoC (Voice of the Customer), in cui si “ascolta” il cliente in modo profondo e completo: recensioni, commenti sui social come i like a un post e le condivisioni.

La tecnologia permette di tracciare in modo integrato tutte queste informazioni e, in altre parole, si inizia a vedere dalla prospettiva del cliente, così da individuare eventuali ostacoli e assegnare la priorità a modalità di intervento per il miglioramento della user experience.

Se l’obiettivo primario è soddisfare le esigenze, diventa molto più realizzabile se si presta attenzione a cosa stanno cercando e in quale fase del percorso si trovano. I clienti vanno inseguendo informazioni differenti a seconda di dove sono nel proprio percorso di acquisto.

Certificata “Great Place To Work”, Studio Cappello è un’azienda con 75 dipendenti e, nel 2022, un fatturato di 6 milioni che ha superato l’anno precedente di ben 15 punti percentuali. Le campagne che gestisce ogni giorno, solo su Google, generano oltre 150.000 clic e superano i 10 milioni di visualizzazioni. È caratterizzata da una altissima expertise e una tecnologia avanzata di Data Intelligence che opera su più fronti attraverso *Adaptive Al, ovvero intelligenza artificiale adattiva, aggregazione tramite mix di search, social advertising, ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization, del motore di ricerca). Strumenti di monitoraggio forniti dalle varie piattaforme (Facebook Insights, Google Analytics, ecc.), analisi dei dati, conversion marketing (che spinge l’utente all’azione), email marketing, pubblicità on line e affiancamento al management.

Tutte queste attività permettono di massimizzare le performance e di ottenere conversioni più elevate grazie alla corretta profilazione.

Oggi, sempre di più, vengono creati byte di dati, 2,5 quintilioni al giorno, un volume a dir poco impressionante.

In un’ottica di cultura del dato è necessaria una data strategy che preveda la raccolta, la gestione, l’analisi e che includa la sicurezza e la protezione dei dati.

La raccolta di questi ultimi viene effettuata previo consenso da parte degli utenti, così da garantire rispetto della privacy e maggior trasparenza.

L’approccio data-driven è oggi un pilastro strategico del business.

I dati possono essere utilizzati, in ogni ambito applicativo, in modalità descrittiva o predittiva, anticipando problemi e comportamenti, bisogni e tendenze di mercato e nuove opportunità di business.

Quindi niente palla di cristallo per prevedere i bisogni degli utenti e anticiparne le azioni future, ma è sufficiente un insieme di dati psicografici, ricchi di informazioni sui valori, interessi, gusti e abitudini.

Alessandra Meda

alessandra.meda@cibiexpo.it

 

 

 

*Adaptive Al, intelligenza artificiale adattiva, è la tecnologia che viene usata a supporto delle decisioni strategiche grazie alla capacità di apprendere dai dati in modo autonomo e di migliorare la capacità di fornire previsioni e suggerimenti.

Differentemente dall’intelligenza artificiale tradizionale è in grado di modificare i propri codici adattandosi ai cambiamenti e rispondendo più velocemente agli imprevisti.

 

 

 

 

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