Siamo abituati, almeno in Italia, a dare valore e apprezzare vini regionali la cui storia e qualità sono parte integrante della notorietà e magia di certi territori: dal Ferrari al Barolo, dal Brunello al Primitivo di Manduria, passando per tantissimi altri. Sono vini blasonati, e a ragione. Ma d’altro canto alcuni dei nostri vitigni, grazie a vignaioli appassionati, studiosi, enologi e particolari condizioni ambientali (in continuo cambiamento) danno vita ogni tanto a prodotti nuovi, unici. Tra questi, ovviamente ne conosciamo alcuni ma non tutti, vi suggeriamo di scoprire GEA (nella religione e nella mitologia greca la Dea primordiale, la Terra, madre di tutte le altre divinità).
Un vino toscano prodotto dal Paradiso di Frassina (di cui abbiamo già scritto, qui), e educato dalle note di Mozart che sulle colline si diffondono e trasformano acini e proprietà organolettiche del vino…
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Marta Pietroboni