Funziona 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Secondo un rapporto della Commissione europea, è responsabile del 15% circa del consumo di elettricità di una casa.
Se il vecchio frigo è moribondo, e le bollette dell’energia ci preoccupano, uno spiraglio di speranza arriva dall’evoluzione dei modelli che adottano tecnologie più risparmiose. Per esempio, dotano l’elettrodomestico di un compressore “inverter”, che funziona in modo continuo mantenendo stabile il livello della temperatura, senza picchi di consumo e, di conseguenza, di spesa. Un altro vantaggio dei nuovi modelli è l’utilizzo di refrigeranti naturali che non danneggiano l’atmosfera, con compressori più piccoli e, quindi, più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Come disporre gli alimenti
Per la conservazione del cibo, la temperatura media ideale è di 4 gradi. Ma all’interno del frigorifero, dato che l’aria fredda tende a scendere verso il basso e l’aria calda a salire verso l’alto, le zone non si equivalgono: i ripiani bassi sono i più freddi e quelli alti, o nello sportello, i più caldi. Gli alimenti vanno quindi posizionati nei diversi scomparti in base alle loro specifiche esigenze: più su, dove la temperatura si aggira tra i 5 e gli 8°, avanzi e cibi già cotti; al centro, con un grado in meno circa, latticini, salse, salumi; in basso, e qui siamo dai 2 ai 5°, carne e pesce crudi; nei cassetti, chiusi per evitare contatti, frutta e verdura, che si conservano meglio se vengono inserite in sacchetti per alimenti o avvolte in carta assorbente per evitare che si formino umidità e condensa, condizioni che accelerano il loro deterioramento. Inoltre, sono zone che è consigliabile svuotare e pulire spesso.
Negli spazi all’interno della porta mettiamo i prodotti per i quali è sufficiente una leggera refrigerazione, come le bottiglie d’acqua, il vino, le bibite, il latte e il burro.
Dove è meglio posizionare le uova? Per loro solitamente si trova un apposito contenitore collocato nello sportello, che dovrebbe accoglierle a punta in giù. In questo modo, il tuorlo si mantiene al centro dell’uovo e il più lontano possibile dai batteri. Il rosso, infatti, ha più probabilità di essere inquinato rispetto all’albume, che, essendo alcalino, ne contrasta la proliferazione. Nello sportello, però, subiscono molti sbalzi di temperatura; sarebbe perciò meglio tenerle più riparate e nella loro confezione originale.
È importante infine non sovraccaricare il frigo con troppi alimenti, in modo da evitare i contatti e permettere all’aria fredda di circolare intorno ai cibi.
La redazione
Un avvertimento
Le uova non vanno lavate, perché il guscio è rivestito da una membrana, la cuticola, che serve come barriera contro i batteri.