Rosso, anzi magenta, come certe ciliegie mature e lucide piene di succo, o come certi fiori fucsia carichi di quella particolare energia esplosiva della primavera o dell’estate. Azzurro, anzi cyan, colore spettacolare del cielo e del mare ma raro in campo alimentare perché nascosto nelle profondità dell’oceano, nella linfa dell’alga spirulina. Giallo puro come il colore acido del limone, o quello più caldo del sole, della luce, dei campi fioriti di senape nera o quello ancora più carico e folle dei girasoli e della curcuma. Nero, il re dei non-colori, nero come la notte, come l’assenza di luce, come l’inchiostro, come il carbone. E neutro, il non-colore dell’assenza o della presenza silenziosa, una tinta poetica perché può diventare nella nostra fantasia tutto quello che vogliamo.
Li ho provati perché avevo bisogno di colore. E quando li ho visti per la prima volta, mi sono detta che quelli sarebbero in qualche modo diventati tra i miei burger preferiti: pieni di verdure, totalmente vegan e soprattutto coloratissimi. Sì, ma in modo del tutto naturale. Perché il pane, tutto prodotto in maniera artigianale nella sede centrale di Milano, ha diversi colori, da quello nero dato dal carbone vegetale a quello rosa ricavato dalla ciliegia a quello giallo tinto con la curcuma. Ma il mio preferito è assolutamente l’Ocean Burger, di un bellissimo azzurro, colorato con l’estratto di alga spirulina.
Foto di Chiara Caprettini
Insomma, questi panini sono prima di tutto una tavolozza di colori, colori naturalissimi e colori da mangiare. Perché il bello di FLOWER BURGER è che i colori si possono gustare con gli occhi e hanno un sapore….bellissimo. Nell’ottobre del 2015 nasce a Milano la prima veganburgheria gourmet d’Italia, ma ora altri punti Flower Burger sono attivi a Roma, Monza, Torino e di recente apertura anche a Bergamo.
Foto di Chiara Caprettini
Un paradiso per i vegani, ma non solo: perché questi Burger sono davvero buonissimi, golosi che più golosi non si può. Ogni nome è un programma e ogni salsa, super veggie, è preparata al momento: dal Classic Cecio di colore neutro con pane ai 5 cereali, burger di ceci e orzo, insalata, pomodori e flower mayo; al Flower Burger, con pane nero, burger di fagioli e seitan, insalata, germogli di soia, pomodori confit, flower cheddar, salsa magik.
Io mi tuffo nella tavolozza delle tavolozze: provo il Cherry Bomb con pane rosa, burger di lenticchie e riso basmati, germogli di soia, flower cheddar, pomodori confit e salsa rocktail; e il mio preferito Ocean Burger, in edizione limitata, con pane azzurro, burger di quinoa, insalata e pomodori, guacamole, salsa beach.
Abbondanti, ricchi in salse, extra saporiti, sazianti, originali, allegri, innovativi, uniscono quantità e qualità. Mi piacciono, perché dagli occhi passano al palato e sorprendono. E poi vengono serviti in simpatiche cassette di legno insieme a tante belle patate arrosto leggermente piccantine di accompagnamento: il risultato finale è che quel mare di colori e di gusto ti ha regalato una pausa di meraviglia. Sarà il potere dei colori unito al piacere di mangiare qualcosa di sano e buono insieme; sarà quell’ambientazione semplice ed estremamente accogliente ispirata a Yellow Submarine, saranno quelle salse super tasty o quelle patatine una-tira-l’altra, ma l’effetto è davvero benefico. Colori e sapori ‘terapeutici’, in un insieme di gusto e salute che fa davvero stare bene.
N.B. Un grazie a Federica, Carlotta e Lorenzo per la gentile e sorridente accoglienza. Ringrazio anche le ragazze del tavolo vicino a me a cui ho rubato – solamente per foto – gli altri bei burger che non sono riuscita ad assaggiare! Siete state gentilissime e spero di rivedervi!
Chiara Caprettini