Patate dolci, zucca, mele… ecco alcune delle farine che stanno colorando il mondo dei prodotti da forno. La tendenza sempre più diffusa verso il gluten free – un equilibrista che cammina su una corda tesa tra giusta attenzione all’alimentazione e ossessione – sta determinando tutta una serie di ricerche, novità e abitudini alimentari. Alcune tra queste sono interessanti. Il tema è particolarmente caldo negli Stati Uniti, dove mode vegane e paleo (la dieta paleo è quella che consente di mangiare solo i cibi che esistevano nell’era paleolitica, ndr) stanno coinvolgendo una fetta ampia della popolazione, spingendo alla ricerca di alternative al grano e, in particolare, ai suoi derivati; che fare, infatti, senza farina?
Nel 2014, Jerry Roback e Amanda Warren, due giovani imprenditori americani, dopo aver studiato e sperimentato come ricavare farine esclusivamente da frutta e verdura fresche, lanciano una campagna di crowdfunding per proporre al mercato le tre più soddisfacenti: di zucca, di patate dolci e di mele. Si tratta di farine vere e proprie, e cioè utilizzabili come ingrediente di impasti per prodotti da forno, diverse dalle “polveri” di frutta e farina essiccata che troviamo da anni, più ricche di vitamine e fibre, ma meno caloriche della farina tradizionale. Se aveste voglia di fare un giro su Internet, su siti di lingua inglese, trovereste un mondo di ricette a base di queste farine: dai muffin ai pasticcini, dal pane alle torte, ma anche pancakes e… pizza!
La farina di patate dolci si trova facilmente anche su Amazon, pura, perché l’unico ingrediente sono le patate. A essere onesti, l’indicazione presente sull’etichetta e relativa al suo utilizzo in sostituzione della farina di grano è ambigua: “adatta a ricette dolci e salate, la farina di patate dolci può essere usata da sola o miscelata con altre farine. Nelle tue ricette può sostituire fino al 25% della farina richiesta”. Ma l’obiettivo è raggiunto: la curiosità di provarla ora l’abbiamo.
Le farine che stanno attirando attenzione sono tantissime, oltre a quelle citate: le principali sono quelle di cocco, di cavolo, di cavolfiore, e forse su tutte quella di banana verde, tanto per nominarne alcune. Sembra insomma che l’obiettivo di compensare gli effetti nutrizionali della farina di grano tradizionale (alto valore calorico, e ovviamente presenza di glutine) si sia ben sposato con l’interesse di chef e consumatori per l’esplorazione di nuove consistenze, sapori e aromi.
Marta Pietroboni